
Alessandro, giovane artista autistico, insieme al suo maestro d’arte Akila ha voluto rappresentare il Papa nel giorno della sua scomparsa
Monza – Colori, pennelli, un volto che si scompone in mille pennellate, come i mille volti della solidarietà di cui Papa Francesco si è fatto portatore durante il suo pontificato. Così Alessandro, giovane artista autistico, insieme al suo maestro d’arte Akila ha voluto rappresentare il Papa nel giorno della sua scomparsa.
Lunedì, alla morte del Santo Padre, Alessandro, un ragazzo autistico di straordinaria sensibilità, non riusciva a esprimere tutto il suo dispiacere a parole. Ma ha deciso di esserci con un segno tangibile, per ricordare questo momento storico con un gesto profondo e toccante: è andato in laboratorio artistico con Akila, per realizzare un ritratto del Papa, come omaggio personale e simbolico. Il ritratto, nato poche ore dopo la diffusione della notizia, è frutto di un’emozione sincera e immediata di un ragazzo che sente molto la realtà che lo circonda.
Per Alessandro, l’arte è il mezzo attraverso cui esprimere sentimenti e pensieri che spesso le parole non riescono a raccontare. Con il supporto di Akila, suo mentore e guida, ha trasformato il dolore di una giornata così significativa in un’opera d’arte carica di umanità e spiritualità.
“Un gesto semplice ma potente – commenta Matteo Perego, fondatore di Facciavista – che ricorda come l’arte possa essere strumento di memoria e raccoglimento, capace di unire cuori e generazioni nel segno del rispetto e della gratitudine”.
L’arte è il linguaggio d’elezione dei ragazzi di Facciavista. Infatti, Facciavista Ets si configura non come una semplice associazione di intrattenimento, ma è un progetto di inclusione sociale il cui obiettivo è individuare e sostenere le peculiari abilità artistiche di persone con disturbo dello spettro autistico, ma anche abilità artistiche come strumento preferenziale per relazionarsi con il mondo ed essere parte attiva della società.
“Uno dei temi più recenti nel pensare al progetto di vita di queste persone – continua Perego – è favorirne l’espressione degli interessi e i talenti delle aree di eccellente funzionamento, a fronte di un quadro di disabilità complessa. Facciavista si propone come offerta innovativa, per contribuire al miglioramento della loro qualità di vita, attraverso l’arte figurativa”.