STEFANIA TOTARO
Cronaca

Fallita la Odos salvagente della Servicedent

Doccia fredda per dipendenti, medici e pazienti. A febbraio le prime adunanze dei creditori

di Stefania Totaro

Fallita la ‘Odos Service’ che doveva salvare quel che restava dell’impero di lady Smile. E per i lavoratori si spegne la luce in fondo al tunnel che si era accesa 15 mesi fa con il varo del concordato preventivo della Servicedent. Il Tribunale di Monza ha dichiarato il fallimento della srl specializzata in odontoiatria ospedaliera e sociale con sede in via Buonarroti 201 a Monza. La sentenza è datata 28 ottobre scorso e la procedura, seguita come giudice delegato dalla presidente della sezione fallimentare monzese Gabriella Mariconda e con la nomina a curatore del fallimento di Elisabetta Brugnoni, tornerà in Tribunale il 16 febbraio per le prime adunanze dei creditori.

Era il luglio 2019 quando i giudici monzesi hanno omologato la procedura di concordato preventivo di Servicedent, società controllata dal gruppo Implanta che fino al 2015 è stata di Maria Paola Canegrati, l’imprenditrice monzese arrestata nel 2017 per corruzione insieme all’ex presidente della commissione sanità della Regione Lombardia, Fabio Rizzi, per gli appalti in odore di tangenti negli ospedali lombardi e condannata in primo grado a 12 anni di carcere. Era stata la Procura di Monza, nella persona di Manuela Massenz (la pm titolare dell’inchiesta ‘Smile’) a chiedere non il fallimento, bensì lo stato di insolvenza di Servicedent in modo da aprire la strada all’amministrazione straordinaria della società allo scopo di tutelare i posti di lavoro. Come insistentemente chiesto dai 600 dipendenti, 400 medici e 200 mila pazienti, anche attraverso numerosi presìdi davanti al Tribunale di Monza.

Il declino per questi lavoratori era iniziato con la dichiarazione di fallimento, sancita dal Tribunale di Bergamo nel 2017, della Implanta Lab srl, ex Elledent, con sede ad Almenno San Salvatore, una holding che controllava tutta la galassia societaria che fu di lady Dentiera, a partire dalla Servicedent. Nella sentenza di fallimento si parla di un passivo accertato di quasi 18 milioni di euro. Servicedent era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo dai giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Monza nel gennaio 2018, nell’ambito di un’operazione che aveva coinvolto l’intero gruppo Implanta e il fondo Argos Wityu che, nel 2014, aveva acquistato prima il 60% della holding, quota salita al 100% a seguito delle inchieste sull’operato della Canegrati.

Ma nel novembre 2017 era arrivata la dichiarazione di fallimento del Tribunale di Bergamo e il fondo aveva nuovamente rilevato la holding alla vendita all’asta, con l’accordo, sottoscritto con gli allora curatori, di immettere altra liquidità. L’omologa del concordato di Servicedent aveva determinato il trasferimento dell’azienda, dopo un periodo di affitto, alla Odos Service, società controllata da Argos Wityu. Ora la doccia fredda.