PAOLA PIOPPI
PAOLA PIOPPI
Cronaca

Finanziamenti illeciti. Nei guai bancario infedele

Monza, funzionario ai domiciliari: disposto anche il sequestro di 56mila euro. Avrebbe aiutato un’associazione a delinquere a ottenere ingenti prestiti.

In cambio dei favori, il funzionario avrebbe percepito un compenso di 56mila euro

In cambio dei favori, il funzionario avrebbe percepito un compenso di 56mila euro

L’associazione a delinquere era stata sradicata lo scorso 5 novembre, quando la Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como aveva eseguito l’operazione “Casa di carta”, relativa a truffe ai danni dello Stato. Ma ora è arrivato un altro provvedimento scaturito da quella stessa indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Como Michele Trianni, che ha condotto agli arresti domiciliari un funzionario di banca ritenuto responsabile di aver favorito il gruppo criminale. Il Gip di Monza ha inoltre disposto un sequestro preventivo per oltre 56mila euro.

A novembre era stata già stata scoperta un’associazione a delinquere, radicata in provincia di Monza, finalizzata a commettere truffe ai danni dello Stato per ottenere erogazioni pubbliche, quantificate in oltre 13 milioni euro. Dopo aver acquisito società di comodo, di fatto inattive, venivano falsificati i bilanci e la contabilità, facendo figurare falsi aumenti di capitale e spacciandole per attività operative e ben collocate sul mercato. A quel punto, venivano utilizzate per ottenere prestiti dagli istituti di credito, anche di valore ingente, assistiti da una garanzia pubblica pari all’80 per cento dell’importo erogato.

I militari della Gdf hanno scoperto che la truffa avveniva grazie alla complicità di un’agenzia finanziaria di Brescia, che si occupava di istruire la pratica in modo da agevolare la successiva istruttoria della banca e incassando, per questa intermediazione illecita, una percentuale sugli importi erogati. All’epoca erano state eseguite misure cautelari nei confronti di 19 soggetti ritenuti responsabili, in concorso, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio, con l’aggravante prevista per i reati transnazionali. L’attività successiva ha consentito di risalire a un funzionario della banca che si adoperava per garantire l’esito positivo delle pratiche di finanziamento, "redigendo relazioni istruttorie ideologicamente false, munite di parere favorevole, finalizzate a essere presentate agli organi deliberanti dell’istituto di credito". Per questo servizio il funzionario percepiva un compenso sia tramite bonifici su conti correnti a lui riconducibili sia in contanti per 56mila euro.

Paola Pioppi