REDAZIONE MONZA BRIANZA

Fiom allerta per la crisi dei microchip

La Candy di Brugherio sta riccorrendo in modo importante alla cassa integrazione, lo stesso accade anche alla Edim del gruppo Bosch di Villasanta e in diverse aziende di componentistica auto. Anche le bullonerie in Brianza stanno mostrando segnali di difficoltà, come pure le filiere legate all’automotive. E l’emergenza Covid non c’entra. Si tratta di difficoltà causate dalla cosiddetta crisi dei microchip, quindi dai problemi provocati dal complesso mercato internazionale dei semiconduttori e probabilmente anche dalla concorrenza cinese nel garantire un adeguato approvvigionamento di microchip, microprocessori, materie prime come acciaio, alluminio, materie plastiche e idrocarburi.

Lancia l’allarme il segretario generale provinciale di Fiom Cgil, Pietro Occhiuto, che scrive una lettera aperta a tutti i parlamentari sul territorio. Il sindacato brianzolo spiega come la difficoltà di approvvigionamento "sta causando seri problemi alla capacità produttiva delle aziende di diversi settori, primi fra tutti quello dell’automotive e dell’elettrodomestico, con pesanti ripercussioni sui lavoratori". Fiom Cgil chiede "un tavolo di confronto a livello nazionale tra Governo e parti sociali". M.Ag.