"A Mezzago rimarrà un capannone su cinque. Almeno stavolta sono stati chiari". Sciopero alla Flowserve, 61 licenziamenti su 179 dipendenti annunciati in Brianza dalla multinazionale americana dell’Oil&Gas e finora nessun ripensamento, "i tagli sono stati confermati anche nell’ultimo incontro in Assolombarda", spiega Gloriana Fontana della Fim-Cisl Brianza. Giovedì, ai cancelli di viale delle Industrie operai e impiegati sono tornati a incrociare le braccia "per chiedere al Gruppo di fare marcia indietro - aggiunge Adriana Geppert della Fiom-Cgil Brianza - per tutelare occupazione e futuro industriale del sito ci sono gli ammortizzatori".
Questa per i metalmeccanici è la strada maestra, "qui non siamo di fronte a una crisi, ma a una delocalizzazione, la produzione di valvole per l’estrazione di petrolio e gas verrà trasferita in India, dove è meno costosa. Per fare più profitto si buttano decine di persone in mezzo alla strada". Altri due appuntamenti in agenda potrebbero servire a cambiare il quadro, lo sperano sindacati e lavoratori, che si preparano a un nuovo faccia a faccia con l’azienda il 5 giugno, mentre il 6 torneranno in Regione. "La direzione ha avviato la trattativa per il rinnovo dell’affitto dello stabilimento, una conferma della volontà di restare anche se solo in parte". A rimanere, sarà la produzione di attuatori, "altri componenti degli impianti per l’Oil&Gas. Sono già state trasferite molte attività, il 90%, ma i risultati dell’operazione sono stati tutt’altro che brillanti".
Barbara Calderola