STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Foa Boccaccio sotto processo. Quattro nei guai per occupazione

Sono accusati anche di aver rubato energia elettrica nell’ex rimessa di autobus in via Timavo. La proprietà chiede 100mila euro di danni, gli antagonisti: "Autogestione ridotta ad atto criminale" .

Negli ultimi 18 mesi il centro sociale ha vissuto 6 sgomberi: via Timavo, via Val D’Ossola, via Verità, via Salvo D’Acquisto, via Boccaccio, via Podgora

Negli ultimi 18 mesi il centro sociale ha vissuto 6 sgomberi: via Timavo, via Val D’Ossola, via Verità, via Salvo D’Acquisto, via Boccaccio, via Podgora

Occupazione e furto di corrente per l’ex rimessa dismessa di autobus in via Timavo, con la proprietà che chiede 100mila euro di risarcimento dei danni per una presunta perdita di valore nella compravendita dell’area. Sono le accuse di cui quattro componenti della Foa Boccaccio (uno nel frattempo è venuto a mancare) devono rispondere in un processo che inizia domani al Tribunale di Monza. Ad annunciarlo sono gli stessi antagonisti sui social.

"Pensiamo che questo rappresenti un importante precedente giudiziario che vuole ridurre a mero atto criminale la nostra storia ventennale di autogestione, cultura e lotta sul territorio – sostengono – Quell’area è stata attraversata e vissuta da centinaia di monzesi dal luglio 2021 all’agosto 2023 e in quei mesi si è attivata una meticolosa manovra repressiva che ha visto cooperare il personale Digos della Questura di Monza, la Giunta di centrosinistra di Pilotto e la proprietà dello spazio, “arrabbiata“ perché l’occupazione avrebbe potuto interferire con il tentativo di vendere l’area e quindi portare a compimento l’ennesima speculazione edilizia". Sarebbe "grazie alle fotosegnalazioni di agosto 2022, durante le proiezioni serali del cineforum estivo (storica iniziativa che, nel deserto culturale cittadino, è diventata da diversi anni un punto di riferimento per chi non va in vacanza)" sono stati identificati i quattro imputati.

"Rifiutiamo categoricamente la volontà di ricondurre alle condotte di quattro singoli compagni la responsabilità di un percorso collettivo che da sempre vive della partecipazione diretta di centinaia di persone, tutte ugualmente "colpevoli e fianco a fianco nel costruire un’alternativa concreta. Proprio per questa sua efficacia la pratica dell’occupazione è stata messa sotto attacco dal Governo nel tentativo di privare i movimenti sociali di uno storico strumento di lotta".

Per il Foa Boccaccio questa vicenda "evidenzia un salto di qualità repressivo a Monza. In questi ultimi 18 mesi abbiamo vissuto la cifra record di 6 sgomberi (via Timavo, via Val D’Ossola, via Verità, via Salvo D’Acquisto, via Boccaccio, via Podgora), con tanto di aperture indagini e nuove denunce, mentre in generale in città il dibattito è schiacciato su posizioni reazionarie, zone rosse, videosorveglianza, retorica contro maranza e baby gang, regolamento di polizia urbana. Nonostante i maldestri tentativi del sindaco e della sua Giunta di continuare a raccontarsi come amministrazione dialogante e green, i fatti dimostrano che la Monza di Pilotto sarà ricordata per l’attività repressiva e le decine di cantieri per la costruzione di residenze e supermercati".