
Sara Peafrini
Da Limbiate al Friuli per diventare mosaicista. Sara Peafrini ha concluso con successo i suoi studi da mosaicista a Spilimbergo, un’istituzione unica - fondata nel 1922 - che attira allievi da tutto il mondo e produce opere prestigiose. Lì ha scelto di completare la sua carriera scolastica dopo aver conseguito il diploma al liceo artistico “Nanni Valentini“ alla Villa Reale di Monza.
"Avevo conosciuto questa scuola durante le vacanze che con i miei genitori spesso facevamo in Friuli – racconta Sara, 23 anni –. La scuola si trova in un piccolo paesino, il posto ideale in cui vivere. Ci sono solo due scuole di mosaico in tutta Italia e gli studenti arrivano da tutte le parti del mondo. Ho conosciuto ragazzi russi, coreani, cinesi, ma anche persone di altre nazionalità che hanno scelto di formarsi in questa struttura che riesce a trasmettere proprio il mestiere. Si tratta di una tradizione importante per il Friuli e questa scuola ha una storia centenaria".
Dopo lo stage da un mosaicista di Milano, Sara ha deciso di “mettersi in proprio“. Per il momento è tornata a vivere a Limbiate. E a casa della nonna novantenne al Villaggio dei Giovi ha allestito il suo originalissimo laboratorio. "Questo è anche un modo per trascorrere del tempo con la nonna e non lasciarla sola vista l’età – racconta la giovane artista –. Apprezza quello che faccio e questo spazio è per me un luogo di pace". Una stanza accoglie materiale di ogni tipo, raccolto da amici e conoscenti, stoccato attentamente da Sara che sta sperimentando diverse tecniche per poter fare del mosaico il suo lavoro. Anche se in Lombardia non c’è molta richiesta e tra gli aspetti che sta valutando c’è anche quello di trasferirsi all’estero dove il mosaico è più richiesto.
"Per adesso ho iniziato anche a fare dei lavori in proprio, come la preparazione di mosaici da allestire sulle facciate delle case o la creazione di ciondoli fatti a mano con tecniche originali – continua Sara –. Uso materiale naturale, come pietre, ma anche vetri, ceramiche che poi intaglio per creare i miei lavori. Da circa cinque mesi sto lavorando alle Ninfee di Monet, un quadro impegnativo, un lavoro meticoloso di cui vado particolarmente fiera".
Ora che è entrata nel mondo del lavoro, Sara sta cercando di mettere a frutto tutto quello che ha studiato e sperimentato in Friuli. "Alla scuola di mosaico ho imparato a giocare con i colori per ottenere una luce migliore e dare movimento alle mie opere ed è proprio questo movimento che sto cercando di riprodurre". Non mancano per lei le occasioni di mostrare i suoi lavori durante manifestazioni artistiche pubbliche. È proprio in quei contesti che sta provando a far conoscere il suo lavoro organizzando anche laboratori per “sponsorizzare“ quest’arte antica ancora troppo sconosciuta. Mentre cerca di non accantonare questa passione sta però provando ad entrare nel mondo del lavoro e tra i colloqui fatti anche quelli all’interno di negozi di piastrelle. Che, in fondo, un richiamo al mosaico ce l’hanno. "Alla fine – la lettura di Sara – si sta tra i colori ed è una cosa che a me piace particolarmente".