Monza, 2 febbraio 2025 – È la prima donna a rivestire questo ruolo, è la prima brianzola (vive a Giussano). Dall’altro giorno Francesca Pateri è la nuova presidente della SIBO, Società Italiana Banche degli Occhi. Se migliaia di persone ogni anno possono tornare a vedere o a risolvere i propri problemi con la vista, lo devono proprio al lavoro di una delle 12 Banche degli Occhi presenti in Italia. Perché se il compito del chirurgo è più esplicito, quello spesso misconosciuto è il delicato lavoro alle spalle di ogni trapianto.
Perché “per avere un buon trapianto, ci vuole un buon tessuto” dice Francesca Pateri. E i medici della Banca degli Occhi si occupano ogni giorno proprio di questo: ricevere la cornea prelevata dal donatore, lavorarla e prepararla perché sia idonea. Ora ci attende un grande lavoro, mi è stato chiesto di far conoscere meglio il nostro lavoro”.
Si spieghi.
“Le Banche degli Occhi raccolgono, lavorano e distribuiscono i tessuti oculari. Promuoviamo le donazioni, ancora non sufficienti. Lavoriamo le cornee donate, controlliamo la loro idoneità: le analizziamo approfonditamente. Assegniamo ai medici che devono effettuare i trapianti ogni cornea dopo che è stata certificata secondo Linee Guida stabilite dal CNT- Centro Nazionale Trapianti”.
Criteri rigorosissimi…
“Nel 2022 la Società ha rinnovato lo Statuto arricchendolo con la creazione di 4 gruppi di lavoro, i Comitati tecnici, che in 4 ambiti importanti (qualità, bio statistica, medicina delle donazioni e comunicazione) stanno portando avanti obiettivi importanti. Uno sarà l’entrata nell’elenco speciale delle Società Scientifiche del Ministero della Salute che ci permetterà di essere più incisivi. Un secondo obiettivo è una campagna di sensibilizzazione sulla donazione cornee, nella prossima primavera un video sarà proposto tramite social, media e congressi. SIBO unisce le Banche degli Occhi italiane! Perché lavorare insieme è il vero successo: è il mio motto”.
Il vostro lavoro?
“Fornire il prodotto migliore. E anche dopo il trapianto, la Banca si interfaccia con i chirurghi richiedendo il verbale di follow-up post operatorio. Lavoriamo anche per sviluppare tecniche innovative che consentono di trapiantare, a partire dalla cornea intera di un donatore, lembi per trapianto con spessori sempre più sottili. Un esempio di innovazione è la DMEK, tecnica che permette di sostituire solo l’endotelio malato del paziente riducendo il rischio di rigetto un recupero visivo più rapido”.
La comunicazione è tutto.
“Il mio triennio di presidenza si pone l’obiettivo di far conoscere ancora di più le attività e il ruolo fondamentale che hanno le Banche degli Occhi. Nel 2026 ospiteremo a Monza il nostro congresso nazionale. Nata nel 2003 SIBO è diventata nel tempo un importante punto di riferimento e una Società che si pone l’obiettivo di dare un contributo costruttivo e sempre più efficace nel percorso donazione, eye banking, trapianto e cura, serve sempre la massima collaborazione anche con le istituzioni che regolano la nostra attività come il Centro Nazionale Trapianti”.
Parliamo di numeri.
“La Banca degli Occhi di Monza è il secondo centro in Italia dopo Venezia: insieme forniamo oltre la metà delle cornee per trapianto in tutta Italia. Nel 2023 circa 5.600 cornee”.
La rapidità è fondamentale.
“Una cornea va prelevata entro 24 ore, negli anni del Covid, con la necessità di effettuare i tamponi, siamo stati costretti a eliminare molte cornee”.
A cosa serve una cornea?
“Ci sono tante patologie che possono essere corrette e comportano a lungo andare la perdita di trasparenza della cornea fino alla quasi completa cecità”.
Si diceva, una donna alla presidenza per la prima volta.
“SIBO è stata una scoperta per me, mi ha dato la possibilità di entrare nel vivo delle problematiche del nostro mondo lavorativo, ma anche il grande privilegio di partecipare attivamente al suo miglioramento e alla sua sempre più innovativa evoluzione. Ho cominciato come biologa, ho sempre adorato il laboratorio”.
In Lombardia la Banca Occhi è presente in due sedi, la Banca Occhi di Monza presso la Fondazione Irccs San Gerardo e la Banca Occhi di Pavia del Policlinico San Matteo, due strutture che operando in stretta sinergia hanno consentito, negli ultimi dieci anni (dati del decennio 2013-2023) di processare 46.851 tessuti e di distribuirne ai centri per il trapianto 13.250.