Limbiate – Tram della Comasina, Salvini prova a rassicurare i sindaci sulla riqualificazione: "Intervento che sarà mia premura portare a termine". È arrivata ieri la risposta del ministro alle Infrastrutture e ai trasporti alle due lettere inviate nelle scorse settimane dai sindaci della tratta del tram Limbiate-Milano, conosciuto anche come Frecciarancio, servizio che fino all’inizio di ottobre garantiva lo spostamento da un pezzo di Brianza alla metropoli lombarda di circa 6.000 persone al giorno.
Fra addio e riqualificazione
Il servizio è stato sospeso da Atm, ufficialmente per mancanza di requisiti di sicurezza. Ma di adeguamento della linea, con un maxi progetto di riqualificazione, si parla ormai da oltre 10 anni. Sono stati trovati anche oltre 100 milioni di euro di finanziamento complessivo, di cui quasi 60 garantiti direttamente dallo Stato che però sono vincolati ad una scadenza ormai imminente. La legge che assegna questo finanziamento al progetto di riqualificazione della Limbiate-Milano, impone di bandire la gara per l’affidamento lavori entro il 30 giugno. Venerdì prossimo.
I soldi che mancano
Una scadenza impossibile da rispettare perché, essendo nel frattempo lievitati notevolmente i costi (Covid, crisi delle materie prime) ad oggi non ci sono le risorse necessarie per coprire i circa 130 milioni di euro stimati per l’opera. Nonostante la partecipazione sostanziosa di Regione Lombardia (oltre 30 milioni di euro), della Provincia di Monza e Brianza e dell’Area Metropolitana di Milano e dei Comuni della tratta, mancano ad oggi circa 26 milioni. Il punto è che se non si interviene con un atto ministeriale o qualsiasi altro strumento di legge entro la scadenza del 30 giugno, si rischia di veder sfumare anche il principale finanziamento del progetto, garantito dallo Stato.
L’allarme dei comitati
Su questo pericolo hanno messo in guardia i rappresentanti del Comitato trasporto pubblico locale e del gruppo Salviamo il tram della Comasina, che nelle scorse settimane si sono rivolti direttamente al ministro oltre che ai sindaci. Proprio i sindaci, a cominciare da quello di Milano, Beppe Sala, hanno sollecitato l’intervento di Salvini. Che ieri ha risposto: "Sono consapevole delle criticità rappresentate e ho dato mandato agli uffici competenti del ministero affinché si possano reperire le risorse statali necessarie a garantire l’effettiva realizzazione dell’opera", scrive Salvini.
Un’opera indispensabile per i pendolari perché in qualsiasi condizioni meteo o di traffico, viaggiando sul binario riservato, consentiva di coprire la distanza tra i due capolinea sempre in 35 minuti, risultando sempre più vantaggiosa rispetto a bus e auto