Neanche il tempo di godersi la soddisfazione di vedersi riconosciuto il diritto al trattamento da frontalieri come tutti gli altri che si trovano a meno di 20 chilometri dal confine, sebbene con anni di ritardo, che arriva subito la doccia fredda per chi fa il pendolare per lavoro in Svizzera ma ha il domicilio in Brianza.
Secondo il nuovo regime fiscale entrato in vigore il 1° gennaio 2024, infatti i residenti nei Comuni del nuovo elenco, tra cui Lazzate, Misinto, Cogliate, Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Briosco, Giussano e Veduggio con Colzano, non avranno lo stesso trattamento fiscale di quelli residenti nei comuni del vecchio elenco, ma saranno sostanzialmente soggetti alla doppia imposizione, quella della Svizzera e quella dell’Italia.
Questo è quello che si legge chiaramente in un documento diffuso dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, divisione delle contribuzioni del Canton Ticino e che introduce differenze sostanziali tra i "frontalieri del vecchio elenco" e i "frontalieri del nuovo elenco", la più importante delle quali è l’applicazione del regime di doppia imposizione (tasse pagate in Svizzera per il dovuto e poi in Italia sulla differenza). Lo stesso trattamento che riguarda tutti i nuovi frontalieri, ovvero coloro che lo sono diventati dopo il 17 luglio 2023. Insomma, con la nuova norma un lavoratore di Lazzate, frontaliere da 20 anni, si vedrà applicato il nuovo regime, che invece non lo riguarderebbe se risiedesse ad esempio a Cermenate (vecchio elenco).
"Ho volutamente atteso qualche giorno prima di fare proclami entusiastici, proprio perché vi era la necessità di approfondire contenuti e risvolti dell’accordo", spiega il sindaco di Lazzate, Andrea Monti (nella foto). "Grazie a una segnalazione giunta da Lentate e consultando i documenti della Confederazione Elvetica, abbiamo appreso della posizione assunta rispetto al trattamento fiscale dei nostri concittadini. Noi continuiamo a rivendicare la nostra posizione – prosegue il sindaco Monti – forti anche dei contenuto del nuovo accordo Italia-Svizzera, che protegge i vecchi lavoratori con un periodo transitorio (art. 9 comma 1) e scrive chiaramente che sono tutti quelli ricompresi nella fascia di 20 chilometri (Art. 2 comma b). Lazzate lo era prima e lo è adesso, non sono mai cambiati i nostri confini e mi risulta che la crosta terrestre non abbia subito spostamenti così importanti. Abbiamo avuto modo di confrontarci sia con il Governo che con alcuni parlamentari, ora lavoreremo per fare definitiva chiarezza sul punto, anche grazie a Regione Lombardia".