DARIO CRIPPA
Cronaca

A Monza 4 tonnellate di fuochi d’artificio stoccati illegalmente. “Concreto pericolo” di esplosione

La Guardia di Finanza ha sequestrato anche 21mila articoli da cucina con falsa attestazione italiana

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Sequestro di fuochi d'artificio (foto d'archivio)

Monza, 2 dicembre 2024 – Quattro tonnellate di giochi pirotecnici e 21mila prodotti con la dicitura “Made in Italy” che con l’Italia avevano poco a che fare. Colpo grosso della guardia di finanza. Operazione "Safe Christams Holidays". In vista dell’approssimarsi delle festività di fine anno, si intensifica l’attività delle fiamme gialle del Comando provinciale di Monza Brianza che, nel quadro del costante controllo economico del territorio, hanno ulteriormente potenziato l’azione di contrasto all’importazione e alla vendita di giochi d’artificio pirotecnici pericolosi e dei beni non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea.

In particolare, all’esito di attività appostamento e pedinamento, i militari del Gruppo di Monza hanno sottoposto a sequestro penale oltre 4 tonnellate di fuochi di artificio rinvenuti in un maxi-emporio di Monza sprovvisto della prevista licenza di pubblica sicurezza, accertando, tra l’altro, gravi omissioni in ordine al rispetto delle misure di sicurezza previste per la custodia dell’ingente quantitativo di materiale pirotecnico stoccato. Il magazzino, nella zona industriale di Monza ma comunque vicino a delle abitazioni, era infatti privo di sistemi di protezione, con detenzione di fuochi d’artificio in quantitativo eccedente a quello ammesso per legge, costituendo così un concreto pericolo anche per gli edifici circostanti.

Nei medesimi magazzini i Finanzieri hanno trovato anche e sottoposto a sequestro probatorio 21.000 articoli di casalinghi (palette da caffè, posate da tavola in plastica, panni in microfibra, apriscatole, ricambi per caffettiere) con impresse sulle confezioni indicazioni di origine italiana del tutto fasulle. I fuochi d’artificio, che costituivano un’autentica polveriera, gli articoli da cucina, tutti prodotti in Cina e successivamente introdotti in Italia, una volta immessi sul mercato, avrebbero fruttato oltre 200mila euro.

Al termine dell’intervento, il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza per i reati di detenzione illecita di materiale esplodente, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.