In attesa di fare definitiva chiarezza su un tema che presenta ancora molti aspetti nebulosi, Andrea Monti (nella foto), sindaco della confinante Lazzate, è intervenuto ieri con una nota in cui puntualizza: "I cittadini di Lazzate sono e continuano ad essere considerati frontalieri svizzeri".
Nella stessa nota, il sindaco Monti aggiunge che "Lazzate rientra inequivocabilmente nella fascia dei 20 chilometri dal confine con il Canton Ticino. Per questo, come chiarito dalla risoluzione n. 38E del 280317 della Agenzia delle Entrate, i lavoratori svizzeri residenti a Lazzate, godono del regime fiscale da frontalieri".
Lo stesso sindaco Monti interviene sollevando anche un’altra questione che sull’argomento sta destando più di un sospetto, numeri alla mano: "Si consiglia di evitare strade diverse, come addirittura spostare in maniera fittizia la residenza in Comuni contigui della Provincia comasca, con la finalità di accedere ad un regime fiscale agevolato. Tale azione, oltre ad essere inutile in quanto già a Lazzate si gode del regime da frontalieri, potrebbe essere interpretata come un tentativo di elusione o addirittura evasione".
Perché scrive questo Monti, condividendo analoga perplessità sollevata qualche giorno prima dal collega di Misinto, Matteo Piuri, che ha raccolto lo sfogo del suo cittadino frontaliere e ha cercato di coinvolgere anche i comuni del circondario targati Monza e Brianza che rientrano nel fatidico raggio dei 20 chilometri? Perché leggendo la tabella delle ripartizioni dei fondi per i frontalieri da parte dei cantoni elvetici (Ticino, Grigioni e Vallese) si scopre che con l’ultima delibera sul tema di Regione Lombardia (la 7189 del 24 ottobre 2022), che ripartisce i fondi alle province di appartenenza dei comuni il cui numero di frontalieri è inferiore al 4% della popolazione, dopo averli ricevuti dal Ministero delle Finanze, a cui li hanno versati i Cantoni elvetici in cui lavorano, la Provincia di Como ha ottenuto 5 milioni 254mila euro, mentre la Provincia di Monza e Brianza solo 1226 euro.
Entrando nel dettaglio, Rovellasca, Bregnano e Cermenate, tre comuni della provincia di Como, tutti confinanti con Lazzate, hanno rispettivamente 132, 177 e 180 lavoratori frontalieri. Numeri molto significativi che tra l’altro hanno come conseguenza diretta per i comuni di residenza un trasferimento, rispettivamente, di 161.946 euro, 217.155 euro e 220.836 euro.
I soli 1.226 euro della Brianza andranno a Lentate sul Seveso, come confermato dalla sindaca Laura Ferrari, a fronte probabilmente di un solo frontaliere riconosciuto.
Ga.Bass.