Monza – Forse non c’è cosa più triste, almeno in termini di furti, che rubare i fiori dalle lapidi al cimitero. Eppure, nei cimiteri di Monza, è un fatto ricorrente da lungo tempo, e che non accenna a diminuire. Anzi, a qualche giorno dalla commemorazione dei defunti del 2 novembre, si fa un altro bilancio negativo in merito al triste fenomeno. “Anche in questo 2 novembre e in questi giorni di ponte gli episodi segnalati sono stati tanti - dichiara uno dei quattro custodi del cimitero urbano -. È una situazione che va avanti da tanto tempo e su cui è difficile intervenire. Il fatto è che non si può fermare una persona con in mano dei fiori se prima non si è visto l’atto del furto. E noi in qualità di custodi non possiamo identificare nessuno”.
“Di giri di perlustrazione ne facciamo - prosegue -, ma va considerato che questo cimitero è davvero enorme, con 3 ingressi e 95 campi, e anche qualora domandassi a una persona il perché cammini con un mazzo di fiori in mano, potrebbe tranquillamente rispondermi di essere diretta alla tomba di un proprio caro”. Ben poco, oggettivamente, possono fare i custodi, mentre malintenzionati continuano a depredare fiori e non solo: vasi, vasetti, piante, fiori di plastica e nel cimitero di San Fruttuoso addirittura anche lumini a batteria.
“A tanti è successo di portare fiori freschi alla mattina e non ritrovarli al pomeriggio”, fa ancora presente il custode. Data la degenerazione del fenomeno, un paio di settimane fa il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Monguzzi, ha sollevato il caso in Consiglio comunale, sottolineando l’urgenza di intervenire, vista anche la sempre più crescente insofferenza (comprensibile) da parte dei visitatori.
In risposta alla sua interrogazione, l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia ha dichiarato che la situazione è attualmente oggetto di massima attenzione. “Non è accettabile che i luoghi di riposo dei nostri cari vengano violati in questo modo –ì- commenta l’assessore -. Siamo consapevoli del valore affettivo che i fiori rappresentano. Non sono solo elementi decorativi, ma un simbolo di ricordo. Vedere che questi vengano rubati è un’offesa al sentimento delle persone - aggiunge -. Per questa ragione stiamo organizzando dei servizi di controllo specifici per prevenire questi episodi, che a breve saranno messi in atto”.