
Monza, arrestato il clochard del centro
Monza, 11 settembre 2020 - Hanno arrestato un clochard. Hanno arrestato Giuseppe Galbusera, 74 anni, un’istituzione per gli abitanti di Monza e per chi bazzica il centro storico. Se si fa mente locale, probabilmente in molti lo rammenteranno: si tratta del senzatetto, capelli e barba lunghi, fra il bianco e il grigio, che trascorreva gran parte della giornata sulle panchine di piazza Roma, fra l’Arengario e il negozio di giocattoli di Angelo Minazzi, ex uomo di spicco della Democrazia Cristiana. Spesso con una bottiglia di vino in mano.
Ma cosa ha fatto? Pare che avesse accumulato pene per svariati reati, contro il patrimonio (furtarelli probabilmente) e contro la persona. Fatto sta che ora in carcere dovrà scontare un cumulo pene di nove mesi. Giuseppe Galbusera ha una storia intricata e contorta alle spalle. Lui stesso dava ad intendere di discendere dalla famiglia della nota industria dolciaria che porta il suo nome, anche se in realtà non era così, e forse la sua parentela riconduceva a un’altra famiglia brianzola, titolare di una storica azienda di salumi. Qualche mese fa, il suo nome era balzato alle cronache dopo che Galbusera era stato vittima di un’aggressione alla stazione ferroviaria di Arcore, da parte di alcuni giovinastri che lo avevano buttato a terra cagionandogli un arresto cardiaco. Ricoverato in ospedale, ne era stato dimesso qualche settimana dopo, anche se i suoi soggiorni in strutture sanitarie erano diventati per lui - alle prese con problemi di salute - quasi una costante.
A questo punto arriva la notizia del suo arresto. A eseguirlo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i carabinieri nella Sezione operativa della Compagnia di Monza, che sono andati a prenderlo dove era solito soggiornare: in piazza Roma, nei pressi dell’Arengario. Alla vista dei militari, si è rifiutato di seguirli. Sottoposto a un controllo sanitario, è stato alla fine costretto a farsi accompagnare alla casa circondariale di via Sanquirico. Facile immaginare che per un uomo della sua età e nelle sue condizioni fisiche fossero auspicabili gli arresti domiciliari. Il problema, però, è che Giuseppe Galbusera una casa non ce l’ha. Per un lungo periodo era solito dimorare a Lesmo, che raggiungeva tutte le sere in treno e dove pare che alcuni volontari si occupassero di lui portandogli cibo, coperte e vestiti.
Di recente la casa di Lesmo gli era stata però tolta e il clochard era stato visto spesso andare a procurarsi cibo e vettovaglie al Convento dei Frati Francescani di Monza, al Santuario Santa Maria delle Grazie. Qualche mese fa, si era scoperto che Galbusera dormiva all’addiaccio all’ingresso di un condominio davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta a Lesmo. Dopo un appello alle istituzioni, sindaco e Caritas gli avevano però trovato un ricovero. Chissà cosa accadrà ora.