
Uffici Gelsia
Seregno (Monza e Brianza), 5 gennaio 2017 - Una pratica commerciale scorretta che ha indotto quasi un terzo dei clienti a passare al mercato libero, condotta sulla base di informazioni incomplete e non rispondenti al vero, riguardanti l’evoluzione del mercato dell’energia elettrica.
Per questo l'Autorità antitrust ha comminato una multa da 500mila euro alla società Gelsia. A sollevare il problema in consiglio comunale a Seregno lo scorso mese di maggio è stato il consigliere d’opposizione Tiziano Mariani, che ha presentato un’interrogazione dal titolo "Sconti fidelity Gelsia".
A far finire nei guai Gelsia la campagna che dal 1 luglio 2016 ha introdotto due bollette, per gas ed elettricità. A chi sottoscriveva, entro il 30 giugno l’offerta, veniva premiato con la "vantaggiosa offerta Gelsia Relax", una tariffa fissa e invariabile, nonché con la possibilità di usufruire di una vacanza di una settiamana.
"Gelsia, da sempre attenta a fornire alla propria utenza un’informazione trasparente ed esaustiva, ritiene la propria condotta commerciale ingiustamente sanzionata dall’Antitrust, pienamente aderente ai più elevati canoni della diligenza professionale e del tutto rispondente alla normativa di settore - hanno fatto sapere i vertici della società in un comunicato ufficiale -. La comunicazione diramata da Gelsia aveva, infatti, come unico scopo quello di informare i propri clienti, serviti in maggior tutela elettrica nel Comune di Seregno, che, in particolare, non avrebbero più consentito alla società Gelsia né di emettere la tradizionale bolletta unica per i servizi energia elettrica, per la maggior tutela, e gas naturale, per il mercato libero, né di mantenere un unico sportello commerciale relativo anche al servizio di maggior tutela".
Gelsia si rivolgerà al Tar della Lombardia per impugnare la multa. "È in tale contesto di necessitata riorganizzazione della gestione dei contratti energia elettrica in maggior tutela che, Gelsia, ha quindi ritenuto di informare la propria clientela altresì al fine di evitare ogni disagio - si legge nel comunicato -. La società ritenendo infondati i profili contestati dall’Antitrust, nonché profondamente ingiusta la sanzione, impugnerà il provvedimento sanzionatorio davanti al Tribunale amministrativo regionale competente per ottenere l’annullamento della sanzione".