DARIO CRIPPA
Cronaca

Giacomo Prati, il ragazzo che sognava il football

Monza, laureato in Economia si è appassionato dello sport americano e ha ottenuto un ingaggio in una squadra professionistica di Barcellona

Giacomo Prati

Monza -  Fisico da corazziere (1.90 di altezza per 110 chili), 24 anni, studi di economia e cervello fino da imprenditore (dal marketing al food), c’è un ragazzo di Monza che si chiama Giacomo Prati e si sta facendo largo in Europa con un sogno molto particolare: diventare giocatore professionista di football americano. Trapiantato per anni in Inghilterra a Northampton con la famiglia, si è di recente trasferito in Spagna e ha esordito nel campionato ELF, European League of Football, superleague europea di questa disciplina. "Tutto comincia nel 2016 quando sono andato all’università di Plymouth nel sud dell’Inghilterra per studiare “Business Enterprise and Entrepreneurship”. Come molta gente all’università, questo era un periodo per me per esplorare, crescere e maturare. Nel mio ultimo anno di università, avevo deciso di far parte di una squadra sportiva e il football americano era uno di quegli sport che mi incuriosiva. In poche parole, mi sono innamorato dopo solo un allenamento: appena infilato il casco, ho visto tutto da un’altra prospettiva. Da qual momento, nella mia vita è cambiato tutto".

Un salto nel buio. "Questo sport mi ha consumato, ho fatto tutto quello che potevo per imparare di più. Guardavo video, chiedevo ad altri giocatori con più esperienza, leggevo... qualsiasi cosa riguardasse il football, volevo farla".

In testa l’America. "Ho deciso di provare ad andare negli Stati Uniti, prendere un’altra laurea e giocare a football. Mi sono trasferito a Bristol per allenarmi con PRIDE Academy, una delle squadre più conosciute per giovani atleti che vogliono migliorare e cercare di andare negli Stati Uniti".

Si è adattato a ogni genere di sacrificio. "A Bristol, la prima notte, ho dormito in macchina, poi ho trovato ospitalità in camera di due ragazzi conosciuti quasi per caso che sarebbero diventati miei compagni di squadra".

Sfortunatamente, non c’era spazio per farsi ingaggiare. "E allora ho deciso di tornare in Europa per mettere fieno in cascina come giocatore professionista. Ho ricevuto offerte serie per andare a giocare in Germania, Ungheria, Finlandia. Però alla fine ho deciso di andare a giocare per i Calanda Broncos in Svizzera, una delle squadre migliori in tutta Europa. Sfortunatamente però, a causa del Covid, molti paesi hanno deciso di non giocare per quella stagione, e la Svizzera era una di loro. Perciò sono tornato a Northampton, non sapevo cosa sarebbe successo con la pandemia".

L’attesa è dura. "Sono tornato a Bristol nel giugno del 2020, e mi sono rimesso ad allenarmi per la stagione universitaria che sarebbe cominciata a ottobre. Tra il lockdown, e la poca conoscenza di cosa sarebbe potuto succedere, la data di inizio è stata rimandata mese per mese, fino a quando all’inizio del 2021 hanno deciso di annullare la Lega completamente per quest’anno".

Tutto finito, ma la svolta era dietro l’angolo... "Lo scorso gennaio ho firmato un contratto per giocare per i Costa Daurada Gladiators della European League of Football. La Lega europea ha acquisito i diritti per i nomi delle squadre della NFL Europe di 30 anni fa, e i Gladiators sono diventati i Barcelona Dragons. Finalmente potevo cominciare a giocare".

È fatta? "È stato un lungo cammino per arrivare dove sono adesso, però ho appena cominciato. L’intensità della squadra, la conoscenza dei coach, il livello di talento sorpassano le mie aspettative: sono molto contento, e orgoglioso di far parte di una franchigia di questo livello: ce la posso fare". Il sogno continua.