CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Giovani e volontariato civile. Vocazioni tra alti e bassi: "Esperienza poco conosciuta"

Un’occasione per i ragazzi che vogliano avvicinarsi al sociale e alla pubblica amministrazione. Basta avere tra i 18 e i 28 anni di età e dare una disponibilità di venticinque ore a settimana.

Un’occasione per i ragazzi che vogliano avvicinarsi al sociale e alla pubblica amministrazione. Basta avere tra i 18 e i 28 anni di età e dare una disponibilità di venticinque ore a settimana.

Un’occasione per i ragazzi che vogliano avvicinarsi al sociale e alla pubblica amministrazione. Basta avere tra i 18 e i 28 anni di età e dare una disponibilità di venticinque ore a settimana.

Il Comune di Monza ne cerca 22, a Brugherio ci si accontenterebbe di 2, mentre sono 6 le posizioni aperte ad Arcore. Sono le giovani risorse reclutate col Servizio civile universale.

Il Comune di Monza le utilizzerebbe per 15 progetti nei settori strategici di ambiente, educazione e assistenza. Ma la realtà è che il servizio civile non è ancora molto conosciuto o non suscita abbastanza interesse nei giovani tra i 18 e i 28 anni (questo il limite di età fissato dai bandi) e nelle loro famiglie. La pensa così Anna Raffaeli, referente per il servizio civile de “La Lampada di Aladino oltre il cancro“, che sta cercando un paio di ragazzi o ragazze che abbiano voglia di condividere una parte del loro cammino di esperienza e formazione insieme alla Ets che si occupa di assistenza ai malati oncologici.

Nelle scorse settimane il Comune di Brugherio ha organizzato un incontro conoscitivo per presentare il servizio, ma gli intervenuti tra il pubblico si contavano sulle dita. "Nonostante l’uso dei social media – spiega l’operatrice – notiamo scarso interesse, anche se il servizio prevede un compenso di 507 euro al mese per un impegno di 25 ore settimanali. Dal feedback su scala nazionale, noto che va meglio al sud, forse sbagliamo veicoli di comunicazione. La soluzione potrebbe essere incontrare e sensibilizzare i ragazzi nelle scuole".

L’associazione accoglie ragazzi che abbiano voglia di misurarsi con la tematica oncologica. I candidati tipo sono studenti o già laureati in psicologia o discipline umanistiche. "Lo scorso anno abbiamo avuto una ragazza che faceva lavori saltuari, poi ha trovato un lavoro a tempo pieno e quindi ha rinunciato. I giovani portano idee, entusiasmo, capacità di utilizzo dei social media". I candidati vengono inseriti nella graduatoria di Favo (Federazione, associazioni volontari oncologici), poi chiamati per un colloquio motivazionale e attitudinale. Una storia non è mai uguale all’altra: i ragazzi vengono poi valorizzati nelle loro competenze e inclinazioni. Il Comune di Brugherio li indirizza verso un ampio ventaglio di esperienze, come spiega Enrica Meregalli, referente del Servizio biblioteche di Brugherio. All’Atelier Arcobaleno i volontari si occupano, fra le altre cose, di intrattenere i bambini che non vanno a scuola, mentre le mamme frequentano il corso di italiano per stranieri. All’Ufficio istruzione vengono inseriti nel progetto di monitoraggio sugli avanzi nelle mense scolastiche, per ridurre lo spreco alimentare. Alla Croce bianca ricevono la formazione di base come i volontari, per la gestione del centralino e della comunicazione telefonica. Casa Jobel, la comunità per mamme che hanno subito violenza e vengono accolte con i loro bimbi, è un’esperienza di grande valenza formativa per i giovani. Ovviamente non viene richiesto loro il lavoro di assistenza sociale o da educatori, ma di accompagnamento per esempio per la spesa o le mansioni quotidiane e la condivisione.

Altre 6 posizioni sono aperte nel Comune di Arcore, in biblioteca, sia per prestito librario, rapporti con l’utenza, organizzazione eventi e laboratori per ragazzi; oppure per la valorizzazione dei beni culturali. Come spiega Giovanni Colombo, referente per il Servizio civile in biblioteca, i ragazzi verranno impiegati nelle attività promozionali, assistenza ai corsi e alle conferenze dell’Università delle tre età. I nativi digitali potranno offrire la propria competenza oltre che per registrazione docenti e pubblico, anche per l’editing di videolezioni sui canali multimediali e per la cura del sito internet dell’Università. Predilette le lauree umanistiche: lettere, beni culturali, giurisprudenza e storia. "È un’esperienza vincente – incoraggia Colombo – perché avvicina alla pubblica amministrazione. Insieme alla Dote Comune (esperienza di durata flessibile tra 6 mesi e un anno), o la leva civica aiutano a conoscere da vicino la macchina comunale, esperienza utile per superare l’eventuale concorso, per chi voglia intraprendere la professione nel pubblico impiego". In Italia non esiste una preparazione per entrare in questo settore, se non l’esperienza diretta con questi progetti che possono svilupparsi anche nei settori ragioneria, ufficio tributi, ufficio tecnico e anagrafe.