REDAZIONE MONZA BRIANZA

"Giovanni ci ha detto “fatelo fuori poi vi do i soldi“"

"Penso che si sarebbe tolto dei debiti e avrebbe potuto aprirsi una sua piazza"

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"L’omicidio era premeditato già da una settimana... siamo stati spinti da Giovanni... ci ha promesso un tot e un tot... ci ha promesso un po’ di soldi... che poi non ci ha dato... Il discorso è uscito fuori, non mi ricordo come, ma in sostanza: uccidetelo voi e vi do i soldi... penso che si sarebbe tolto dei debiti e avrebbe potuto aprire lui una sua piazza...". Dichiarazioni fatte dal 15enne (e poi ritrattate) su quello poi identificato dagli inquirenti come il presunto mandante dell’omicidio di Cristian Sebastiano, Giovanni Gambino, 43enne vicino di casa e amico della vittima.

A cinque mesi dai fermi dei baby killer, è scattato quello di Gambino, che sarà processato dalla Corte di Assise di Monza l’1 dicembre con l’accusa di concorso in omicidio volontario premeditato. Secondo la pm della Procura di Monza Sara Mantovani, Gambino ha istigato i minorenni ad uccidere ‘Seba’ (questo il nomignolo con cui era chiamato la vittima) spinto da questioni di litigi passati e debiti. Un’accusa assolutamente negata dal 43enne, ancora in carcere, che con l’avvocato Manuel Gabrielli vuole smontarla al dibattimento in Corte di Assise. S.T.