GABRIELE BASSANI
Cronaca

Gran Premio di Monza, la promessa ai tifosi: “Daremo il mille per cento”. Il popolo Ferrari esplode: ora crederci è d’obbligo

Tra i vip nel paddock Alessandro Borghese, Jean Alesi, Xavier Zanetti e Michael Douglas. Oggi sono attesi anche gli atleti italiani vincitori di medaglie alle Olimpiadi di Parigi

Monza – C’è ottimismo tra i tifosi Ferrari dopo le qualifiche di ieri che assegnano alle rosse il quarto (Leclerc) e quinto posto (Sainz) nella griglia di partenza della gara in programma questo pomeriggio. Questione di millesimi, con sei piloti concentrati in meno di 2 decimi di secondo a confermare ancora una volta il titolo di Tempio della velocità per l’autodromo brianzolo, ieri preso d’assalto fin dalle prime ore del mattino.

Tifosi in marcia da Lissone e Biassono per i primi 4 chilometri in media di riscaldamento, quasi non facesse caldo abbastanza, prima di raggiungere uno degli accessi e iniziare poi il pellegrinaggio tra l’area assegnata dal biglietto e quella in cui hanno provato per tutta la giornata a vedere qualcosa di più, tra transenne e varchi super sorvegliati.

Finalmente strapiena anche la Fan Zone, dove la temperatura è schizzata subito in alto dopo le 10.30 quando sono saliti sul palco, nell’ordine, Lewis Hamilton, oggi pilota Mercedes ma dal prossimo anno Ferrari, accolto già come uno di casa, Carlos Sainz e Charles Leclerc, attuali portacolori della scuderia di Maranello, che hanno scavalcato “a furor di popolo“ il protocollo internazionale per rispondere in perfetto italiano all’intervista, promettendo: “Daremo il 1000 per cento per fare il meglio in questa gara, magari senza darvi un infarto come lo scorso anno”. Poi la mattinata ha visto comparire i primi personaggi noti nel paddock, tra cui Alessandro Borghese, Jean Alesi, Giacomo Agostini, Jimmi Ghione, Jonathan Kashanian (ex Grande Fratello), Xavier Zanetti e Michael Douglas. Oggi sono attesi anche gli atleti italiani vincitori di medaglie alle Olimpiadi di Parigi, ospiti di Regione Lombardia.

Ma lo spettacolo più ruspante si trova come sempre tra il prato e le tribune, dove quest’anno va forte il lato mistico, con le immagini agiografiche di Leclerc con l’aureola a cui si rivolgono preghiere laiche per superare le temutissime Red Bull (ma da oggi forse anche le Mc Laren) o il quintetto di giovanissimi “Papi made in Ferrari“, in arrivo da Castelleone (Cremona). Edoardo, Carlo, Mauro, Filippo e Samuele, 16 anni il più giovane, 19 il più grande, sono in autodromo da venerdì: dormono in un appartamento da fuorisede a Milano e saranno qui anche oggi per la gara, sicuri di non passare inosservati con le loro vesti bianche e la mitra col simbolo del Cavallino.

In tribuna davanti al traguardo anche la famiglia Contri da Firenze, con mamma Sandra, disabile in stampelle che ha letteralmente travolto con la sua passione il marito Lorenzo e i figli Emma e Alessio: “Dal 2019, ogni anno l’accoppiata Monza e Imola e nel 2020 pure il Mugello, sono le nostre ferie, per me che faccio fatica a muovermi sia al mare che in montagna. Fino all’anno scorso, l’accesso e gli spostamenti nell’autodromo di Monza erano semplicemente penosi. Quest’anno noto un lieve miglioramento nell’organizzazione. Servono però più controlli sulle tribune per il rispetto dei posti asssegnati”.