MARCO GALVANI
Cronaca

Monza, accordo a un passo per altri 5 anni di Formula1: servono 300 milioni per blindare il Gran Premio

Contratto pronto, trattativa da chiudere entro fine anno con gli americani. Sticchi Damiani (Aci): "Servono garanzie da Comune, Regione e Governo"

L'invasione di pista sotto al podio di Monza

L'invasione di pista sotto al podio di Monza

MONZA – Due Gran premi in Italia fino al 2030. Monza e Imola. Un pacchetto all inclusive da 300 milioni di euro. "L’accordo è pronto da firmare, ma l’offerta di Liberty Media è a tempo. Dobbiamo riuscire a chiudere la trattativa entro fine anno". Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia, ha fretta di mettere in cassaforte il rinnovo del contratto con i proprietari americani della Formula1.

Monza e Imola sono in calendario fino al Gp del 2025: "Liberty Media ci ha dato la disponibilità per due Gran premi e credo sia un’opportunità che va oltre la passione e l’orgoglio nazionale, è anche un fatto di carattere economico per tutto quello che porta sul territorio la Formula 1. Ecco – chiarisce Sticchi Damiani –, noi abbiamo creato le condizioni per arrivare a questa ipotesi di accordo. Percorribile e concreta. Ora, però, non possiamo essere soli. Serve la garanzia del sostegno del Governo, della Regione e del Comune".

In questo momento "siamo in cima alla lista, ma ci sono molti altri Paesi che spingono per avere un posto nel calendario del Mondiale – la preoccupazione del presidente Aci –. Per questo non possiamo permetterci di perdere tempo, vorrei firmare entro fine anno".

La condizione, per il circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, è che il Conami - il consorzio di 23 Comuni che si occupa di fornire assistenza nell’ampliamento e nella realizzazione di servizi sul territorio, socio di Formula Imola, la società che gestisce l’autodromo - vada avanti con la modernizzazione dell’impianto. Lo stesso vale per Monza. I primi lavori su asfalto e sottopassi sono pronti a partire, ma "serve altro".

La Formula 1 ha alzato l’asticella: "È fondamentale riuscire a migliorare la qualità dell’offerta – spiega Sticchi Damiani –. Se riuscissimo a ottenere in fretta le autorizzazioni per realizzare la copertura della palazzina box, l’area riservata all’esclusivo Paddock Club sarebbe più grande e permetterebbe a Formula 1 di vendere a prezzi più alti le hospitality riservate". Una condizione che "potrebbe aiutarci nella trattativa per abbassare i 300 milioni da cui, al momento, partiamo per il rinnovo".

Ma Aci deve fare i conti anche con un’altra scadenza a Monza, quella del Consorzio Parco e Villa Reale con cui ha sottoscritto l’accordo per la gestione del circuito. Il Consorzio è un “esperimento gestionale“ che scade nel 2028, ma "io ho bisogno di avere la certezza della gestione dell’autodromo ben oltre quella data – chiarisce il presidente –. La soluzione per accelerare i tempi è di andare a sottoscrivere singoli accordi con ognuno degli enti proprietari, ovvero Comuni di Monza e Milano, Regione Lombardia e Soprintendenza. Spero di avere un incontro a breve per dare stabilità al futuro. Se non ci saranno gli accordi, io non posso fare miracoli".

E l’appello è rivolto anche al Governo per riuscire a ottenere - nelle prossime tre Finanziarie, a cominciare da quest’anno - nuovi finanziamenti per i prossimi Gran premi. "Da parte nostra faremo di tutto per migliorare gli introiti della biglietteria e per sfruttare al meglio le potenzialità dell’autodromo tutto l’anno – assicura Sticchi Damiani –, ma da soli non ce la possiamo fare".

La tempistica è tutto. Anche sul fronte burocratico per le varie autorizzazioni ai lavori che dobbiamo fare a Monza. "Credo che sarebbe importante riuscire a replicare anche a Monza il modello Imola – la proposta del numero uno di Aci –, una associazione di enti che finanzia da anni (attraverso il Conami) l’organizzazione della gara di Formula 1". Sarebbe un gran premio della montagna? "Tutto è possibile se c’è la volontà, da parte di tutti, di farlo. E di farlo presto".