REDAZIONE MONZA BRIANZA

Gruppi di vicinato e associazioni diventano agricoltori

A Monza, crescono gli orti urbani gestiti da cittadini e associazioni, oltre a quelli curati direttamente dal Comune per fini sociali. Un'opportunità di condivisione e socializzazione nel tessuto urbano.

A Monza, crescono gli orti urbani gestiti da cittadini e associazioni, oltre a quelli curati direttamente dal Comune per fini sociali. Un'opportunità di condivisione e socializzazione nel tessuto urbano.

A Monza, crescono gli orti urbani gestiti da cittadini e associazioni, oltre a quelli curati direttamente dal Comune per fini sociali. Un'opportunità di condivisione e socializzazione nel tessuto urbano.

Quella dell’oasi di piazza Castello di Legambiente non è l’unica realtà agricola che caratterizza il territorio monzese. Nonostante l’alto tasso di urbanizzazione e densità abitativa, il capoluogo brianzolo ha visto sviluppare nell’ultimo decennio sempre più orti. In tutto il Comune di Monza è proprietario di 100 orti urbani, di cui 57 gestiti tramite patti di collaborazione con cittadini e associazioni, e 43 gestiti direttamente dall’amministrazione comunale (o assegnati a cooperative o enti) per i servizi sociali. Quelli curati tramite patti di collaborazione sono appezzamenti che sorgono in via della Fortuna e in via Ravel nel quartiere Cazzaniga, in via Della Robbia a Cederna, e in via Adda a Sant’Albino. I terreni curati dal Comune o da enti e cooperative per i servizi sociali sorgono invece in viale Sicilia, via della Villora (Libertà), via Vecellio (San Donato) e Largo Alpini (Cazzaniga). L’orto di via della Fortuna deriva da un patto di collaborazione sottoscritto con l’associazione San Vincenzo De Paoli per la prima volta nel marzo 2017 e poi rinnovato per i due trienni successivi. Qui sono stati realizzati 25 appezzamenti condivisi: lo scopo è di mettere a disposizione di famiglie bisognose della città qualche metro quadrato di terreno da coltivare e la possibilità di socializzare. In via Ravel, invece, il patto di collaborazione è stato sottoscritto nel dicembre 2018 con l’associazione Prader Willi, che si occupa di persone affette dalla Sindrome di Prader Willi e dei loro familiari. Grazie al loro impegno è stata riqualificata un’area verde abbandonata e adibita ad orto condiviso ad uso didattico ed educativo: oltre all’orticultura, i ragazzi e le loro famiglie si occupano di un apiario e della cura di animali da cortile.

Il grande campo di via Luca Della Robbia ha beneficiato del primo patto di collaborazione invece nel giugno 2019, grazie a un gruppo informale di cittadini denominato “Le Coccinelle“ che nell’arco di questi 5 anni è passato da 14 a circa 25 cittadini attivi. L’area rappresenta attualmente uno spazio gradevole e curato che viene regolarmente fruito dalla cittadinanza. Altro orto molto partecipato e vissuto è senz’altro quello di via Adda a Sant’Albino. Frutto di un patto di collaborazione del marzo 2017, rinnovato per due volte, vede protagonista della gestione il Comitato “Il Ciliegio“, composto da 51 cittadini che si occupano dei 30 appezzamenti all’interno dell’orto, divenuto nel tempo un luogo di socialità e condivisione, quasi un simbolo del quartiere.

A.S.