BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Dalla Brianza all'Ucraina: in viaggio per salvare figlie e nipoti

Al confine fra Romania e Ucraina è arrivato Moreno Firmo con la compagna

L’ex vicesindaco di Arcore Moreno Firmo con la compagna Maria

Un viaggio della speranza nell’inferno della guerra. Al confine fra Romania e Ucraina è arrivato Moreno Firmo, ex vicesindaco di Arcore, ed ex consigliere di opposizione in città, storico esponente della destra brianzola. Ha accompagnato Maria, la sua compagna, a riprendersi figlie e nipoti sotto le bombe in una città a 50 chilometri dalla frontiera. Lei vive in Italia da tempo, le ragazze di 28 e 30 anni hanno famiglia in patria e bambini piccoli, "non volevano lasciare il Paese per stare accanto ai loro uomini che combattono contro i russi – racconta il politico al telefono – come il figlio maschio e l’ex marito. Loro non potranno venire con noi".

Ma la mamma 83enne, sì. "Sono terrorizzate, solo ieri ci sono stati tre allarmi: corrono in cantina aspettando che finisca il più in fretta possibile". L’inferno per i Firmo è cominciato il 24 febbraio: "Da quando è iniziata questa follia in casa non si mangiava e non si dormiva più: si può immaginare l’angoscia di una madre, di una nonna, di una figlia. Perché Maria è tutto questo". "Devo andare, devo andare", ha ripetuto la donna, 52 anni, dallo scoppio del conflitto.

"Lunedì siamo saltati in macchina, abbiamo percorso duemila chilometri in condizioni difficili, siamo arrivati alla dogana dopo due giorni e mezzo di viaggio estenuante con il cuore in gola, per le notizie in arrivo minuto dopo minuto dalla famiglia prigioniera, così come milioni di altre persone, di questa tragedia".​ Poi è cominciata la trattativa. "Le ragazze non volevano partire e le capisco: lasciare i padri dei loro bambini da soli a combattere è uno strappo difficile da accettare".

Per convincerle ha funzionato un argomento che mette i brividi: "Il rischio che, rimanendo, ai figli possa succedere il peggio. Fra due scelte estreme, ha prevalso la protezione dei piccoli. In milioni di case in questi giorni va in scena anche questo dramma interiore. Ferite che il tempo non riuscirà a cancellare: scavano troppo nel profondo", dice Moreno Firmo. Lui, dalla Romania organizza il ritorno, pensa e ripensa a tutti i particolari: "Siamo cinque adulti e due bambini, rifaremo il percorso al contrario: attraverseremo di nuovo Ungheria e Slovenia fino a casa, a Vimercate, al sicuro".​ Per Maria è l’inizio di un’altra odissea. Stava rinnovando il permesso di soggiorno, ma è uscita dall’Italia e ora dovrà ricominciare tutto daccapo, "così prescrive la norma". "Chissà se la burocrazia, per una volta, riuscirà a fare un’eccezione".