MARCO GALVANI
Cronaca

Guerriglia fuori dallo stadio, 6 arresti

Tre tifosi del Monza e tre dell’Udinese. Caccia a 30 ultras biancorossi che hanno aggredito una famiglia friulana

di Marco Galvani

Monza ‘scopre’ il tifo violento. La promozione in Serie A alza le tensioni tra tifoserie, non soltanto fuori dallo stadio. Vecchie e nuove rivalità che si (ri)accendono ed esplodono in tafferugli e raid più o meno pianificati. Come nell’ultima partita di campionato, venerdì scorso. Monza contro Udinese. Dopo il triplice fischio, la guerriglia urbana. E in 48 ore i primi arresti. Sei tifosi, tre del Monza, tre dell’Udinese. Mentre prosegue la caccia alla trentina di supporter biancorossi che, sempre nel dopo partita, hanno aggredito e insultato una famiglia di sette friulani, tra cui un ragazzino di 11 anni, all’interno di un ristorante del quartiere Cederna. Una serata ad alta tensione quella di venerdì attorno all’U-Power Stadium: a deflusso ormai terminato, verso le 21.40, una ventina di ultras friulani a bordo di 4 minivan hanno raggiunto una trentina di ultras monzesi fermi davanti alla Cascina Cantalupo. Inevitabile lo scontro con lancio di pietre, cocci di bottiglie, aste di bandiere e segnaletica stradale. Le forze dell’ordine sono riuscite a dividere e disperdere le due tifoserie, con un poliziotto lievemente ferito e dimesso dal pronto soccorso del San Gerardo con una prognosi di dieci giorni. Le indagini della Digos hanno permesso di identificare e arrestare 6 tifosi violenti, 3 monzesi e 3 udinesi. I monzesi - due 44enne e un 19enne - hanno precedenti per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, uso di sostanze stupefacenti e sono già stati colpiti da Daspo, uno nel 2015 per tre anni, in occasione degli scontri Monza-Como, un altro nel 2019 per un anno dopo i tafferugli per Monza-Ternana. I tifosi ospiti - un 48enne, un 42enne e un ragazzo di 22 anni - sono delle province di Pordenone, Venezia ed Udine. Per i tre monzesi e un tifoso dell’Udinese sono scattati gli arresti domiciliari, mentre gli altri due sono indagati a piede libero. Per i tre moznesi obbligo di presentazione in caserma tre giorni alla settimana con divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.

Ma proseguono le indagini per scovare anche gli altri ultras che hanno partecipato agli scontri lungo viale Sicilia, appena fuori dallo stadio, e la comitiva di tifosi biancorossi che sempre venerdì verso le 22.30 ha aggredito una famiglia di 7 friulani residenti in Svizzera che stava cenando in un locale di Cederna.

Una spedizione punitiva con spintoni e insulti. L’arrivo della polizia ha messo in fuga gli aggressori, ma gli agenti sarebbero già sulle loro tracce. Rischiano di non poter frequentare gli stadi almeno per un anno come già è successo per numerosi tifosi contro cui il questore di Monza Marco Odorisio ha emesso Daspo a seguito degli scontri avvenuti negli ultimi mesi proprio in occasione delle partite del Monza. Il tifo violento è riuscito a rovinare anche la festa della storica promozione in Serie A quando un giovane di Muggiò aveva spintonato e colpito al volto uno steward mandandolo in ospedale: Daspo di 3 anni.