Con l’inizio del nuovo anno sono state pubblicate le dichiarazioni dei redditi relative al 2023 (e quindi dichiarate nel 2024), di quasi tutti i componenti del consiglio comunale monzese. A registrarsi è un aumento dei redditi dei membri di giunta rispetto all’anno precedente, secondo quanto previsto dalla legge del Governo del 2022 che prevede il ritocco delle indennità di funzione dei sindaci e degli assessori in modo proporzionale alle dimensioni del Comune e allo stipendio di un presidente di Regione, con uno scatto salariale in tre tranche tra 2022, 2023 e 2024.
Nel 2023 i dieci componenti di giunta hanno percepito complessivamente 1.018.093 euro lordi, tra indennità di funzione e altri redditi personali. Per anni, prima del 2022, non ci sono state significative variazioni negli stanziamenti per i costi della politica, e la cifra oscillava tra i 700mila e gli 800mila euro.
Il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, nel 2023 ha percepito 9.256.38 euro lordi al mese di indennità, il vicesindaco Egidio Longoni quasi 7mila euro e gli assessori 5.641.29 euro (stessa cifra per la presidente del consiglio comunale, Cherubina Bertola). Il primo cittadino (nella vita insegnante di religione e a lungo vicepreside del Liceo classico Zucchi) ha dunque denunciato un reddito per il 2023 di 109.160 euro, non risultando comunque tra gli amministratori con imponibili più cospicui.
Alcuni assessori, da professionisti ben retribuiti, arrivano a cifre maggiori: il primo in classifica è l’assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia, magistrato in pensione, che per il 2023 ha dichiarato un reddito di 208.740 euro, seguito dall’assessore al Commercio, Carlo Abbà (nella vita manager e imprenditore), con un reddito di 163.085 euro. Al quarto posto risulta l’assessora allo Sport, Viviana Guidetti (preside ora in aspettativa) con un reddito di 111.355 euro, seguita dal vicesindaco e assessore al Patrimonio, Egidio Longoni, con un imponibile di 96.335 euro (da amministratore anche di Anci Lombardia) e dall’assessore al Welfare, Egidio Riva (docente universitario), che ha dichiarato 86.164 euro (unico ora a percepire solo metà dell’indennità di assessore per via del suo lavoro).
Si attestano praticamente sulla stessa cifra gli assessori all’Urbanistica Marco Lamperti (ingegnere ambientale), alla Partecipazione Andreina Fumagalli (insegnante di matematica) e alla Cultura Arianna Bettin (dottoranda di ricerca), con cifre di poco superiori ai 67mila euro, costituite quasi integralmente dall’indennità di funzione. La neo-assessora alla Mobilità, Irene Zappalà (da sindacalista vertenziera ed ex assessora a Nova Milanese) per il 2023 ha, invece, dichiarato 40.079 euro.
Per quanto riguarda il consiglio comunale, l’ultima variazione sui compensi risale al 2007, quando è stato fissato a 74.70 euro lordi il gettone di presenza per le sedute in aula o le riunioni di commissione. Se il monte indennità della giunta ammonta a circa 650mila euro nel 2023 (e prima del ‘22 era di circa 500mila euro), è intorno ai 270mila quello dei 32 consiglieri comunali.