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I Galilei brianzoli: "I nostri viaggi verso i pianeti"

L’Associazione astronomica di Brugherio porta i telescopi nelle piazze e pure nei condomini.

I Galilei brianzoli: "I nostri viaggi verso i pianeti"

L’Associazione astronomica milanese ha sede a Brugherio Organizza esplorazioni gratuite dello spazio

Esiste una realtà brianzola che si fonda sull’osservazione dei pianeti e degli astri. E che collabora molto con le scuole. Si tratta dell’Associazione astronomica milanese, con sede a Brugherio (ma attiva oltre che in Brianza anche nell’hinterland milanese), laboratorio di astrofili che da decenni puntano il loro sguardo nel cielo e nelle sue profondità, per raccontarlo a chi ne vuole sapere qualcosa di più. "Organizziamo attività pubbliche e conferenze dove portiamo le nostre osservazioni – racconta Roberto Boccadoro, rappresentante dell’associazione –. L’attività che facciamo in prevalenza è di mettere a disposizione delle persone che intercettiamo i nostri cannocchiali e telescopi, con i quali facciamo scoprire la bellezza di osservare la luna e i pianeti da vicino. Siamo tanto nelle scuole, ma anche in piazze pubbliche, oratori, una volta addirittura abbiamo svolto un’osservazione da un condominio".

"L’associazione esiste dal 1991 – rivela Boccadoro –, ma noi soci ci conosciamo da molto prima. Il nucleo fondativo deriva dal Circolo Astrofili di Milano, da cui io e un altro socio ci siamo staccati, intercettando il terzo fondatore a Brugherio. La sua villa con deposito è la nostra base per le osservazioni. Lì abbiamo un telescopio fisso principale e 6 portatili. Siamo 8 soci attivi". La divulgazione è la benzina del loro impegno. "È davvero bello vedere lo stupore di bambini e ragazzi all’osservazione dello spazio – spiega l’appassionato di astronomia –. La luna di solito colpisce moltissimo. Molti non si aspettano di vederla così nitida e sono sorpresi soprattutto dai crateri. Noi durante l’osservazione siamo lì anche a raccontare e a spiegare il perché delle cose". Lui, nelle sue osservazioni, è stato colpito soprattutto da Giove e Saturno. "Sono quelli che sorprendono di più – confessa –, Giove perché è il più luminoso e perché è ricco di bande, strisce, macchie di vari colori, Saturno per gli anelli. Venere perché ha le fasi, come la luna".

Impossibile invece osservare le stelle dal telescopio, che restano puntini luminosi. "Anche se – precisa – ogni tanto si vedono cose particolari come una stella doppia nel Cigno, una azzurra e l’altra gialla o la Cor Caroli, che è una stella rossa". Diverso per le stelle cadenti, rispetto a cui c’è forse l’aneddoto più curioso che riguarda l’associazione. "Con una nostra foto di una stella cadente siamo finiti nel magazine più importante per gli astrofili, Sky & Telescope. Fu una fortuna riuscire a fotografarla. Nel momento in cui passa ti devi trovare nell’angolatura giusta. Era talmente luminosa, che il suo passaggio ci abbagliò".

A.S.