I presìdi di quartiere fanno compagnia ai ragazzi

A Monza nasce il progetto "Presìdi di Quartiere" per supportare i giovani delle periferie con attività sportive, laboratori e servizi per genitori, promuovendo crescita e aggregazione. Finanziamenti regionali e locali sostengono l'iniziativa che coinvolgerà 2mila persone per un anno.

I presìdi di quartiere fanno compagnia ai ragazzi

I presìdi di quartiere fanno compagnia ai ragazzi

Sport, laboratori, corsi, servizi per i genitori e supporto psicologico per le famiglie in difficoltà, per non lasciare da soli i ragazzi monzesi che vivono nelle periferie, in quartieri dove gli spazi di aggregazione latitano e spesso i più giovani non hanno luoghi in cui ritrovarsi mentre padri e madri sono al lavoro altrove fino a sera. Un’iniziativa che andrà avanti per un anno e che punta a coinvolgere 2mila persone. È il progetto “Presìdi di Quartiere“, promosso assieme dal Comune dalla società sportiva Nuova Artistica Monza, realtà capofila dell’iniziativa, e dalle associazioni Silvia Tremolada, Il Veliero, Geniattori, Uisp Monza e Brianza e L’Arte di Amarsi. Le attività partiranno a settembre e riguarderanno i quartieri San Carlo-San Giuseppe, San Rocco e San Fruttuoso: a fare da punto di riferimento saranno 4 spazi civici e luoghi di aggregazione della città, ossia lo spazio Nam di via Silva, lo spazio Rosmini di via Rosmini, la scuola Sabin di via Iseo e la sede Uisp in via D’Annunzio. Il progetto prevede l’organizzazione di 9 diverse attività sportive e di 170 ore di laboratori rivolti ai ragazzi, oltre che corsi e servizi pensati appositamente per i genitori. A sostenere il tutto sarà un finanziamento regionale di 50mila euro, proveniente dal bando “Sport&Giovani: crescere insieme“, a cui si aggiungeranno altri 12.500 euro messi dalla Nuova Artistica Monza e 10mila euro di fondi stanziati dal Comune. L’iniziativa, spiegano, "si rivolge a 3 quartieri periferici di Monza, dove i genitori spesso tornano a casa solo nel tardo pomeriggio, perché le attività lavorative durante il giorno si svolgono altrove, e dove non sempre vi è disponibilità per i ragazzi di spazi aggregativi come scuole e centri giovanili in orari pomeridiani". L’obiettivo è fornire ai più giovani occasioni di crescita, di conoscenza di sé e delle proprie aspirazioni, rompendo il senso di isolamento e di disagio. Le attività dureranno 12 mesi e saranno soprattutto sportive, ma anche laboratoriali e culturali, "per valorizzare le competenze dei giovani e diminuire le barriere sociali". Le proposte sportive riguarderanno ginnastica artistica, trampolino elastico, judo e acrobatica, bocce, pallavolo, basket e calcio, aikido e ginnastica per la salute, così da promuovere il benessere fisico, l’aggregazione, lo spirito di squadra. Sarà organizzato un festival di teatro inclusivo, un concorso tra compagnie del settore curato da Il Veliero.

Per i genitori ci saranno 24 ore di consulenza psicologica per formare papà e mamme sui problemi dell’adolescenza e sull’utilizzo dei social network, ma anche percorsi di gruppo a supporto della genitorialità e momenti di condivisione.

F.L.