Il Partito Repubblicano Italiano riparte da Monza. Quanto meno in Lombardia. Non è un caso se ieri il trentesimo congresso regionale si è svolto al teatro Binario 7. L’attuale segretario della sezione di Monza, Valerio Antonelli, è infatti prossimo ad essere eletto segretario regionale, e per preparazione e capacità comunicativa, con i suoi soli 21 anni, si sta dimostrando l’enfant prodige capace di ringiovanire una sigla politica che vanta 130 anni di storia.
Lo conosce bene il sindaco di Monza Paolo Pilotto, presente per un saluto a inizio convegno, che è stato suo insegnante di religione al liceo classico Zucchi, dove il ventunenne ha maturato la passione politica. Oggi per lui essere repubblicano significa attualizzare quegli ideali al presente. "Non potremmo dirci repubblicani se non cercassimo innanzitutto, qui in Brianza, una connessione con il mondo produttivo e imprenditoriale, proiettandolo in una logica internazionale – spiega –. La Regione Lombardia è uno dei territori più produttivi d’Europa, che richiede investimenti per favorire la produttività, e altresì fondi per la sanità e la scuola pubblica, capisaldi della sua coesione sociale". "Fondamentale poi – prosegue –, è il potenziamento del trasporto pubblico locale, soprattutto nei territori che fanno da cerchia esterna all’hinterland milanese, come Monza e Brianza. Non si può prescindere dalla linea di metropolitana M5". Sul piano dello scacchiere politico, oggi il Pri orbita più nell’area del centrosinistra, vicino in particolare ad alcune forze riformiste come Azione, Più Europa e il Partito Socialista, con un dialogo aperto anche col Pd. "Sia per le prossime elezioni milanesi, che per quelle monzesi siamo aperti a valutare una possibile entrata in coalizione col centro sinistra". A Monza e Brianza c’è un’altra importante battaglia da portare avanti. "Ci batteremo affinché i Comuni della Brianza riconoscano più fondi per la cultura – dichiara Ettore Radice, esponente del Pri monzese –, siamo all’ultimo posto per spesa in cultura a livello nazionale. Dobbiamo prendere spunto dalle vicine province di Mantova, Bergamo, Brescia, che investendo in questo settore hanno visto crescere l’economia".
Alessandro Salemi