Settecento incidenti gravi in media l’anno e 7 morti nel 2024. E adesso la prima vittima del 2025, il 32enne di Cassago precipitato ieri a Giussano. "Un anno che comincia nel peggiore dei modi" per Federica Cattaneo, responsabile Sicurezza nella segreteria Cgil-Brianza.
"Anche la modalità conferma la più triste delle statistiche: la caduta dall’alto è la prima causa di infortunio mortale sul lavoro, l’edilizia è senza dubbio il settore più a rischio". "Oggi Brianza e Milanese sono vicini per due fatti per i quali sarebbe meglio non esserlo, è gravissimo anche l’episodio di Masate che ha lasciato senza un braccio un operaio della stessa età del morto a Giussano: tutto inaccettabile". Concorda Roberto Frigerio, segretario della Cisl Monza Brianza Lecco, che punta l’indice sui controlli che "devono essere fatti prima, dopo non serve" e sulla necessità di una cultura condivisa della sicurezza che "deve vedere in campo anche le imprese accanto a lavoratori e sindacati".
Le sigle continueranno con l’opera di sensibilizzazione estesa alle istituzioni e alla gente: il tour in bicicletta fra le capitali brianzole, a novembre, “Zero infortuni“ voleva proprio rompere il muro dell’indifferenza e l’iniziativa ha fatto centro. Si punta anche a esportare il modello Vimercate alle altre città, Monza ha raccolto la sfida e ha firmato come Palazzo Trotti un protocollo per la tutela nei cantieri. Il primo obiettivo è rovesciare un paradigma che "oggi vede la sicurezza come un costo e non come un investimento". È qui che si gioca il cambiamento per evitare che la lista dei morti si allunghi. Una scia di dolore che lascia vedove, orfani, genitori col cuore spezzato. È successo già troppe volte. Ma è vietato parlare di fatalità, "non lo è mai", dicono Cgil e Cisl. Per richiamare il concetto, sono stati anche organizzati flashmob "e continueremo su questa strada", conferma Cattaneo. L’obiettivo è creare un movimento d’opinione sul fenomeno. A settembre, la Prefettura ha lanciato un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza. Primo passo, l’avvio di controlli serrati che coinvolge tutti gli organi che hanno funzioni di vigilanza in materia di lavoro, dall’Ats ai Comuni.
È cominciato tutto da un esame degli infortuni in provincia, ma adesso, purtroppo, l’elenco si è allungato. E non sono numeri. Ma vite, sogni, progetti, sorrisi spezzati per sempre.
Bar.Cal.