Sindaci all’attacco di Pedemontana: scatta la diffida. Il Vimercatese si schiera compatto contro la Tratta D Breve dell’autostrada, "non una semplice variante, ma un’opera del tutto nuova che avrebbe bisogno di una diversa autorizzazione". Questo il perno dell’azione legale promossa da dieci Amministrazioni del territorio al Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, l’ente che deve riconoscere i finanziamenti e che sta valutando il tracciato previsto dalla Regione, nel mirino della Brianza Est.
A occuparsi della pratica, su incarico dei sindaci (nella foto) di Vimercate, Agrate, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Ornago e Sulbiate, l’avvocata Claudia Parise. Un primo incontro con la legale si era tenuto nell’estate del 2023, per sottoporle il complesso dossier del progetto dell’arteria a otto corsie che, secondo i piani, dovrebbe correre parallela alla Tangenziale Est da Usmate ad Agrate. Prima, quindi, l’incarico di "affiancamento nell’elaborazione delle osservazioni sul progetto depositato, in collaborazione con gli uffici tecnici, nonché di eventuali ricorsi". Oggi si rompono gli indugi contro il progetto che punta a far risparmiare al committente un miliardo di euro rispetto al disegno iniziale.
Secondo i sindaci "il nuovo tracciato D Breve ci stringe in una morsa, fra la Est e la Pedemontana stessa, chiudendo il cerchio nel raccordo fra Tem e A4. Una soluzione che si svilupperà in gran parte nei campi del Parco agricolo Nord Est, distruggendo il senso stesso dell’esistenza della riserva". Tra le contestazioni messe nero su bianco, dall’apparenza molto tecnica, la modifica del tracciato spiegata, "in violazione alle norme", come fosse una semplice variante, "non rispettando l’obbligo di attenersi al percorso originario". In sintesi: l’ultimo deciso tentativo del territorio di evitare "la colata di cemento". Fra le frecce all’arco della legale, "il mancato approfondimento di un’alternativa meno costosa".
Quello a cui pensano i sindaci è il potenziamento della Tangenziale Est, "più che sufficiente a condizione di realizzare il raccordo fra l’A4 e la stessa A51, che oggi manca, e che ogni anno costringe milioni di camion e auto a uscire dalla Est per raggiungere la Milano-Venezia attraversando il centro di Agrate". Un progetto rimasto sulla carta dai tempi della costruzione della Tem.