
I sindaci vanno a Roma. Vertice sull’autostrada: "Va trovato un accordo"
Trasferta romana per gli 11 sindaci del Vimercatese contro la tratta ’D breve’ di Pedemontana, gli amministratori portano nella capitale "la difesa del territorio dal cemento" davanti alla Conferenza dei servizi sull’autostrada. E il presidente invita le parti, loro e il Pirellone, a un confronto. È questo il primo segnale positivo, dopo l’Aventino della settimana scorsa a Palazzo Lombardia, dove il colloquio fra gli amministratori di casa e l’assessore regionale alla partita Claudia Maria Terzi si è chiuso in fretta perché i Comuni se ne sono andati.
Davanti alla Conferenza sono tornati a spiegare i motivi che li hanno spinti a scendere in prima linea "per scongiurare la devastazione del Parco Agricolo Nord-Est, l’ultimo corridoio verde che abbiamo conservato per le future generazioni in una provincia campione di consumo di suolo che le otto corsie della nuova infrastruttura cancelleranno", ha spiegato all’uditorio Francesco Cereda. Indice puntato ancora una volta "sullo sgarbo della Regione" che "ci ha snobbati per due anni e ora dice che rifiutiamo il dialogo, mentre siamo stati sempre disponibili. Certo che se ci chiamano a un summit due giorni dopo aver approvato il tracciato definitivo ed è quello contro il quale ci battiamo, non possono pensare che andrà tutto liscio". Le amministrazioni hanno sottoposto all’attenzione dei commissari anche l’alternativa "il potenziamento della Tangenziale Est: meno costosa in tutti i sensi, economici e ambientali, soprattutto alla luce del fatto che la tratta ‘D breve’ non risolverà i problemi di traffico della zona: il caos quotidiano sulla Sp 2 Monza-Trezzo e il passaggio sull’Adda".
Tutte frecce all’arco della Brianza Est accompagnata per l’occasione dall’avvocatessa Claudia Parise che ha firmato il lungo e articolato parere tecnico dei sindaci. Fra i rilievi più importanti "il fatto che il nuovo percorso sia un’opera a tutti gli effetti, diversa da quella approvata dal Cipe, che richiede l’avvio da capo dell’iter". "La lotta che ha come unico obiettivo la tutela delle nostre comunità prosegue con ancor più risolutezza. Siamo determinati, forti del sostegno di un intero territorio, ad andare fino in fondo". Parole pronunciate a Roma insieme a Cereda da Simone Sironi (Agrate), Andrea Esposito (Bernareggio), Mauro Colombo (Bellusco), Angelo Mandelli (Burago), Monica Buzzini (Caponago), Rosella Maggiolini (Carnate), Davide Fumagalli (Cavenago), Daniel Siccardi (Ornago), Carla Della Torre (Sulbiate), Maria Grazia Mangiagalli (Cambiago). Al loro fianco deputati e senatori dem, da Gianni Cuperlo a Paola De Micheli, ex ministro delle Infrastrutture, a Silvia Roggiani.