
I lavoratori della Icar nel corso di una manifestazione
Monza - Si sblocca la cassa integrazione per i lavoratori della Icar e dopo mesi d’attesa stanno arrivando i primi pagamenti relativi ad agosto e settembre scorsi.La buona n ta portando al fallimento della Icar spa, azienda di apparecchiature elettriche attiva dal 1946 con una novantina di dipendenti nella sede di Monza in via Isonzo e una trentina a Villa d’Adda. Il sindacato ha annunciato che è partita la procedura per l’erogazione della cassa integrazione e "ora il flusso dei pagamenti - spiega Gabriele Fiore della Fim Cisl Monza Brianza Lecco - dovrebbe regolarizzarsi". Dopo le feste dovrebbero poi partire i corsi di aggiornamento per i lavoratori in vista di un futura ricollocazione di lavoratori.
In primo piano, l’apprendimento di tecniche digitali, senza escludere però altri possibili settori e campi di competenza. In questo contesto – spiega la nota della Fim Cisl Monza Brianza Lecco – le organizzazioni sindacali hanno avuto sentore dell’interessamento di imprenditori a rilevare un ramo d’azienda della Icar o anche solo professionalità e competenze (cioè gruppi di lavoratori), pur non avendo contatti diretti coi potenziali acquirenti. L’ingresso in azienda, qualche settimana fa, di alcuni lavoratori su indicazione dei curatori fallimentari per fare l’inventario potrebbe essere un indizio in questo senso ma conferme ufficiali non ce ne sono.
Nonostante le organizzazioni sindacali abbiamo già sollecitato un incontro con i curatori fallimentari finora non solo non è stato fissato un incontro, ma non è stata data alcuna informazione ai sindacati. Un eventuale imprenditore interessato dovrebbe rivolgersi al tribunale fallimentare, il quale dovrebbe poi bandire un’asta in base al progetto presentato se ritenuto fattibile.A quel punto ci sarebbe una consultazione con le organizzazioni sindacali per verificare quali e quante parti dell’azienda potrebbero essere oggetto di scorporo.