MARCO GALVANI
Cronaca

Il “battesimo“ della pista: "Il nuovo asfalto è fantastico". I piloti promuovono Monza. Ma per la F1 servono altri lavori

Primi test sul circuito rinnovato sotto gli occhi del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini: "Ce la metterò tutta per prolungare il contratto". Il presidente Aci: "La sfida è sull’accoglienza" .

Il “battesimo“ della pista: "Il nuovo asfalto è fantastico". I piloti promuovono Monza. Ma per la F1 servono altri lavori

Primi test sul circuito rinnovato sotto gli occhi del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini: "Ce la metterò tutta per prolungare il contratto". Il presidente Aci: "La sfida è sull’accoglienza" .

"Il nuovo asfalto è fantastico". Parola di piloti. Ieri hanno girato otto ore in pista. I Test Kateyama hanno “gommato“ e promosso il nuovo asfalto dell’autodromo di Monza. Prima del “battesimo“ ci sono voluti sette mesi di cantiere e imprevisti legati soprattutto al meteo inclemente. Ora che la Federazione internazionale ha dato l’omologazione, non resta che attendere l’arrivo delle scuderie di Formula 1 e il popolo dei tifosi. Almeno 300mila se ne aspettano in autodromo e all’Aci. Per loro il Tempio della Velocità si è rimesso a nuovo. Rinnovati tre vecchi sottopassi, i due che collegano a viale Mirabello e quella alla Prima Variante, costruito un nuovo tunnel all’ingresso di Vedano per connettersi nell’area della Parabolica interna, con carreggiate e percorsi pedonali separati gli uni dagli altri "così come chiesto anche dalla Prefettura di Monza per ragioni di sicurezza". Un intervento faraonico. L’autodromo è rimasto chiuso. Niente gare, niente test, nessuna manifestazione. Solo ruspe e operai. Un intervento che è costato non soltanto 32 milioni di euro, ma anche un mancato fatturato tra i 4 e i 6 milioni.

E allora adesso bisogna rimettersi in fretta in carreggiata. Partendo proprio dall’evento dell’anno, non soltanto per Monza. Che "dobbiamo mantenere ad ogni costo, io ce la metterò tutta", promette il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini (nella foto con il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani). Assicurando che "stiamo lavorando con Giorgetti (ministro dell’Economia) per arrivare all’obiettivo". E poi lascia un messaggio chiaro: "La Formula 1 è Monza e Monza è la Formula 1". Certo. "Siamo il più vecchio circuito al mondo che ospita ancora un Gran premio di F1 – ribadisce il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani –. Sulla storia non ci batte nessuno, è sul resto, sull’atmosfera che si vive in circuito che dobbiamo intervenire. È su questo che dobbiamo temere la concorrenza". E cita Le Mans: "In occasione della 24 Ore creano una sorta di città dove tutti trovano qualcosa da fare oltre lo spettacolo in pista". Questa è la benzina per andare avanti. Nella convinzione che "Monza è un Gran premio irrinunciabile". Ma servono altri lavori. Asfalto e sottopassi sono stati soltanto il primo passo. L’autodromo ha tanti volumi che, però, devono essere ripensati e riammodernati. L’obiettivo è far diventare la “magica pista“ un impianto comodo, accogliente, moderno. Capace di vivere tutto l’anno. Impegni già sentiti negli ultimi due decenni. Ma adesso i soldi ci sono. I primi fatti sono lì da vedere lungo tutti i 5.793 metri di circuito.

"Nel 2019 avevamo un business plan per fare tutto con 77 milioni – relaziona Sticchi Damiani –. Quei soldi ci sono, ma oggi i lavori pensati allora costano il 40% in più, ovvero 30 milioni che abbiamo chiesto al governo per attualizzare quel finanziamento. E oggi, utilizzando il meglio delle tecniche di lavorazione e di progettazione, con quelle cifre aggiornate potremmo fare molti più lavori". Interventi che permetterebbero di migliorare l’accoglienza e garantire alla Formula 1 un maggior numero di aree riservate da vendere. Maggiori incassi che potrebbero aiutare Aci a limare sul prezzo del nuovo contratto per restare almeno altri 5 anni (se non 10) nel calendario del Mondiale di F1, in scadenza nel 2025. Il presidente di Aci punta a chiudere la trattativa a stretto giro: "Ci stiamo provando". Tuttavia "dobbiamo riuscire a garantire che i nuovi lavori saranno pronti per il 2026, ovvero con la partenza del nuovo contratto". Si tratta di ampliare il Paddock Club, alzare di un piano la palazzina dei box e sostituire le vecchie tribune in tubi Innocenti con strutture dotate di tutti i comfort.