CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il bollettino di guerra in Brianza, dalle fabbriche ai cantieri: in 8 mesi 5mila infortuni

Il numero di denunce raccolte dall’Inail è in leggero calo, ma lo scenario "è preoccupante". Aumentano, invece, gli incidenti più gravi con una prognosi superiore ai 40 giorni

Il numero di denunce raccolte dall’Inail è in leggero calo, ma lo scenario "è preoccupante". Aumentano, invece, gli incidenti più gravi con una prognosi superiore ai 40 giorni.

Il numero di denunce raccolte dall’Inail è in leggero calo, ma lo scenario "è preoccupante". Aumentano, invece, gli incidenti più gravi con una prognosi superiore ai 40 giorni.

Monza, 25 ottobre 2024 – Cinquemila infortuni in soli otto mesi. Un bollettino di guerra. Che mette in guardia il Comitato consultivo provinciale Inail Monza sui rischi nei luoghi di lavoro. Da gennaio ad agosto in provincia gli infortuni totali denunciati sono in leggero calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando da 5.140 a 5.009. Ma su media mensile è comunque un dato preoccupante: 626 infortuni denunciati. La media Lombarda sale leggermente (0,8%), in linea con quella milanese (+0,9%); la maglia nera spetta alle province di Como con un incremento del 7,8% e Varese (+7,4%). Pagina nera in Brianza per gli incidenti mortali, più che raddoppiati solo nei primi otto mesi del 2024, raggiungendo quota 9, mentre nel 2023 erano 4 a fine anno.

In crescita anche gli incidenti più gravi con prognosi superiore ai 40 giorni, come fa notare Roberto Frigerio, presidente del Comitato consultivo provinciale Inail Monza. Per questo, "la Prefettura poche settimane fa ha convocato un tavolo di lavoro con focus proprio sulla sicurezza per aziende e lavoratori. La prefetta Patrizia Palmisani ha voluto incontrare Enti e Associazioni a vario titolo attive nella tutela della sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di esaminare il fenomeno infortunistico sul territorio, nell’ambito del Protocollo d’intesa per il potenziamento della sicurezza sul lavoro nella provincia di Monza e della Brianza del 2020 e attualmente in fase di rinnovo".

Ancora una volta è stata sottolineata l’importanza della prevenzione soprattutto attraverso la diffusione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione rivolte ai lavoratori e ai datori di lavoro. Ats, Inps, Inail e Anmil hanno messo a fuoco le notevoli difficoltà di raggiungere le imprese di dimensioni più contenute, caratterizzate da pochi dipendenti e da una naturale prossimità tra i lavoratori e i responsabili, che rendono più complessa la valorizzazione delle figure dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione. Ats e Ispettorato territoriale del lavoro hanno assicurato la promozione di un dialogo sempre più stretto con i rappresentanti dei lavoratori in occasione delle ispezioni all’interno delle aziende.

Rispetto ai controlli, fondamentali per un efficace contrasto del fenomeno infortunistico, è stato concordato l’avvio di un piano straordinario di controlli congiunti di tutti gli organi con funzioni di vigilanza in materia di lavoro, che sarà sviluppato con il coordinamento della Prefettura. Per rendere più efficenti le verifiche in materia di lavoro e di legislazione sociale, la Prefettura ha avviato un’interlocuzione con i Comuni per coinvolgere le polizie locali nelle attività di controllo nel settore dei cantieri edili, secondo un modello già sperimentato in alcuni territori.

"Anche noi – assicura Frigerio – stiamo promuovendo la cultura della sicurezza sul lavoro nelle aziende, ma anche fra gli studenti, perché venga recepita nel passaggio dai banchi di scuola al mondo del lavoro". In prima linea anche Alessandro Fede Pellone, vice presidente di CoCoPro per parte datoriale: "Oggi cerchiamo di far conoscere alle scuole l’impegno di Inail per la sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, ponendo attenzione anche al lavoro digitale che può causare stress da super lavoro, insonnia, e disagio dovuto alla solitudine".