
di Fabio Luongo
Querce, carpini e ciliegi, aceri, olmi, noccioli e ligustri per ampliare il bosco cittadino, aumentando le alberature in una zona e creandone di nuove in un’altra.
Quasi 3.500 nuove piante in arrivo per il grande polmone verde di Lissone. Il Bosco Urbano di via Bottego si prepara a farsi più fitto con un doppio, consistente intervento di imboschimento in due diverse aree al suo interno, con opere che interesseranno più di due ettari di superficie.
A realizzare i lavori sarà il consorzio GruBria, che riunisce il Parco del Grugnotorto Villoresi e il Parco Brianza Centrale, di cui dal 2017 fanno parte anche i 63mila metri quadri del bosco lissonese. Il progetto per nuove forestazioni nelle varie città aderenti al Parco, presentato da GruBria insieme ai Comuni interessati, ha vinto un bando regionale ottenendo un finanziamento di più di 612mila euro per intervenire su oltre 20 ettari complessivi di terreni.
Tra questi ci sono anche due aree del Bosco Urbano di Lissone, ognuna di un ettaro abbondante di estensione: la prima è l’area verde tra via Bottego e via Miglio, vicino all’ingresso del Bosco Urbano, dove saranno piantumati 1.833 alberi; la seconda è l’area dell’ex collinetta accanto al Laghetto, dove di alberi ne arriveranno 1.650. Obiettivo dichiarato, la riqualificazione ecologica e paesaggistica di tali terreni, per valorizzarli e renderli così ancora più fruibili e godibili da parte dei lissonesi e dei brianzoli.
Intanto anche nella vicina Macherio si metterà mano al verde. Qui prenderanno presto il via i lavori di riqualificazione del parco Baden Powell: l’altro giorno il Comune ha infatti ufficialmente affidato a una ditta sovicese gli interventi di risistemazione dell’area verde di via Parini, di proprietà del municipio, per renderla più vivibile. Si tratterà di consistenti opere di restyling del parco pubblico, con una spesa complessiva di 47.500 euro circa, coperta da contributi regionali presi dal fondo assegnato a Macherio per la ripartenza post-lockdown. I lavori riguarderanno la sostituzione di recinzioni, panchine e cestini portarifiuti rotti o rovinati, la posa di nuovi alberi nell’area cani, l’installazione dell’impianto di illuminazione oggi mancante e di un sistema di videosorveglianza con telecamere in grado di catturare le immagini anche in condizioni di scarsa visibilità, così da rendere più sicura l’area verde ed evitare vandalismi.
Una volta avviato il cantiere ci saranno circa 3 mesi di tempo per completare le opere.