CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il Bosco verticale di Monza: "Mille persone in arrivo. E poi dove le mettiamo?"

Arriva alla Consulta di quartiere fra le proteste il Bosco verticale di Monza. Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.)...

Arriva alla Consulta di quartiere fra le proteste il Bosco verticale di Monza. Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.)...

Arriva alla Consulta di quartiere fra le proteste il Bosco verticale di Monza. Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.)...

Arriva alla Consulta di quartiere fra le proteste il Bosco verticale di Monza. Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) di viale Foscolo, Pascoli, Pellico approvato dal Consiglio comunale il 20 gennaio, rispetto alla versione 2015 aumenta la superficie lorda residenziale di 1.506 metri quadrati (+15%), cioè 4.518 metri cubi; la superficie commerciale sale da 120 a 440 metri quadri; la superficie in cessione per spazi ciclopedonali viene ridotta di 391 (-24%), mentre quella in cessione a parcheggio pubblico perde 446 metri quadrati (25%). Al posto di tre torri, si prefigura un edificio continuo che definisce una corte semichiusa, in pratica una muraglia continua. Se ne è parlato l’altra sera alla Consulta di quartiere, in cui i cittadini hanno ribadito che a Monza servono aree produttive, terziarie, servizi, aree verdi, limitando il nuovo residenziale. "Già ora la zona è soffocata dal traffico – sottolinea Anna Paparella – con le nuove costruzioni aumenterà ulteriormente. Sono assistente amministrativa in una scuola di Brugherio. Per raggiungerla da Regina Pacis occorrono 5 minuti, ma per essere al lavoro alle 7.45, devo uscire alle 7.10. È un bel rione, ma affaccia su viale delle Industrie ed è un disastro".

"Dipende quante persone verranno ad abitare qui con le nuove case – ipotizza Giulio Biraghi – se prevedono servizi, parcheggi e piste ciclabili va bene, ma se arrivano mille persone, con l’assetto attuale, non ci si muove più. Sarebbe solo un’operazione di speculazione edilizia". Qualcuno si arrabbia con i politici. "È questione di mantenere la parola data in campagna elettorale – ricorda Michele De Carlo – si era parlato di consumo di suolo zero e anche negativo. Il quartiere andrebbe riqualificato, rispettando gli impegni".