CRISTINA BERTOLINI
Economia

Il caso Candy al Pirellone: "Sulla riconversione attenzione massima"

Nell’audizione in commissione la direzione conferma l’addio alle lavatrici e la trasformazione in hub logistico, i consiglieri regionali chiedono garanzie

Nell’audizione in commissione la direzione conferma l’addio alle lavatrici e la trasformazione in hub logistico, i consiglieri regionali chiedono garanzie .

Nell’audizione in commissione la direzione conferma l’addio alle lavatrici e la trasformazione in hub logistico, i consiglieri regionali chiedono garanzie .

Monza – "Riteniamo fondamentale continuare la collaborazione costante e trasparente con le istituzioni per gestire questa fase di cambiamento nel rispetto del tessuto sociale e con un impegno condiviso verso il futuro... Siamo consapevoli della responsabilità che questa trasformazione comporta, nei confronti dei nostri dipendenti, delle loro famiglie e del territorio che ci ha accolti e supportati".

È un passaggio della lettera che Karim Bruneo, direttore comunicazione e relazioni istituzionali di Haier Europe ha inviato ai consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Marcello Ventura, Silvia Scurati e Onorio Rosati, che hanno seguito la vicenda approdata ieri con un’audizione alla commissione Attività produttive del Pirellone. Dal 30 giugno, quando dopo 60 anni cesserà la produzione di lavatrici, il sito Haier Candy di via Comolli sarà riconvertito in un centro logistico strategico dedicato alla distribuzione dei ricambi che servirà i mercati in Europa in cui l’azienda opera.

L’azienda ha ribadito il piano presentato ai sindacati nelle scorse settimane, che prevede la riconversione del sito di Brugherio con il mantenimento di 110 dei 160 lavoratori finora impegnati nelle linee di produzione e un investimento tra i 6 e i 9 milioni di euro. All’audizione in Regione, richiesta da Alessandro Corbetta (Lega), hanno partecipato Karim Bruneo, il direttore manufacturing Craig Yeo e il direttore relazioni industriali Sergio Miglino, i rappresentanti di Fim e Fiom, il Comune di Brugherio e la Provincia. "Oggi abbiamo ascoltato parole di rassicurazione da parte dell’azienda e certamente la firma dell’accordo con i sindacati è un fatto positivo – ha dichiarato Silvia Scurati (Lega), vice presidente della Commissione Attività produttive – Restano da approfondire il tipo di lavorazioni che verranno svolte a Brugherio e da quando partiranno e l’avanzamento di mobilità e prepensionamenti. Abbiamo concordato con le parti di rivederci in commissione prima di giugno per fare il punto della situazione".

Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) si è detto preoccupato per i lavoratori destinati al licenziamento, compresi quelli dell’indotto e delle cooperative dei siti di Telgate e Broni che verranno smantellati o ridotti. Anche Gigi Ponti (Pd) e Paola Pizzighini (Movimento 5 Stelle) hanno chiesto approfondimenti, mentre Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha chiesto se verrà modificato il contratto di lavoro per i dipendenti da ricollocare alla logistica. Jacopo Dozio (FI) si è chiesto invece se e come siano stati spesi i 150 milioni di euro di investimenti annunciati da Haier nel 2023 e se il marchio Candy venga ancora considerato strategico dal gruppo Haier. 

A quest’ultimo quesito l’azienda ha risposto affermativamente: Candy fattura 800 milioni di euro pari al 40% dei ricavi globali del gruppo in Italia, che occupa nella sola Lombardia oltre 1000 dipendenti. "Da chiarire – ha commentato Alessandro Corbetta (Lega) – il destino delle 50 persone destinate ad uscire dall’azienda. Sarà necessario continuare a vigiliare perché la riconversione avvenga nel rispetto dei tempi e delle persone. Gli aspetti viabilistici che coinvolgono il Comune di Brugherio andranno valutati in considerazione dell’insediamento di un nuovo polo logistico su un territorio già fortemente urbanizzato. Regione Lombardia farà la sua parte per gestire al meglio la crisi Candy e per aiutare a formare e ricollocare i dipendenti in esubero".