GABRIELE BASSANI
Cronaca

Limbiate batte cassa: recuperati 1,5 milioni di tasse. Troppi bollettini “dimenticati”

In aumento le avvenute giacenze: i destinatari delle raccomandate non vanno a rintracciarle. Un fondo speciale in Municipio per recuperare i crediti. Tutti gli strumenti per saldare i debiti.

Raccolta di rifiuti

Solo nell’ultimo anno il Comune di Limbiate ha recuperato oltre 1,5 milioni di euro di tasse non pagate. Tra i motivi dei mancati pagamenti sono sempre più in aumento le "avvenute giacenze", ovvero quel termine di tempo in cui i destinatari di una raccomandata, che non sono stati trovati a domicilio, dovrebbero recarsi a ritirarla negli uffici postali, ma non lo fanno. Scaduti i termini, parte in automatico un meccanismo che fa crescere anche i costi a carico dei contribuenti, tra interessi e mora.

Per le attività di recupero crediti, il Comune di Limbiate ha attivato anche un meccanismo di incentivazione, come previsto dalla legge, a favore dei dipendenti, che per l’anno 2022 hanno ricevuto un riconoscimento di poco meno di 40mila euro. L’attività di recupero crediti svolta dall’ufficio Tributi ha portato a un incasso complessivo di 1.512.055 euro nell’anno 2022. Il regolamento comunale prevede l’istituzione di un fondo speciale finalizzato al potenziamento dell’Ufficio Tributi impiegato per il recupero dell’evasione, alimentato annualmente con l’accantonamento del 5% dell’incassato dell’Imu nonché della Tari da destinarsi al fondo speciale finalizzato al potenziamento dell’Ufficio Tributi. Lo ha spiegato in Consiglio Giuseppe Cogliati, dirigente responsabile della Ragioneria comunale. "Il grosso lavoro sul recupero crediti è iniziato circa 7 anni fa e sta dando risultati importanti. Sorprende che la gran parte dei contribuenti che vengono richiamati per mettersi in regola dal Comune o da Sorit (la società che si occupa del recupero per alcune imposte, ndr) dicono di non sapere nulla di questo debito. Perché, per vari motivi, non ritirano le raccomandate. Questo li espone a un doppio problema: vanno incontro a tutti gli aggravi di costi e perdono il diritto a contestare l’atto". È stata illustrata anche la novità che prevede di caricare tutte le cartelle per imposte non pagate su un portale gestito da Poste Italiane, che avrà il compito di notificare ai cittadini per via digitale, tramite notifica su App Io, oppure utilizzando Pec o altri strumenti. Per quanto riguarda i contribuenti chiamati a saldare il debito, il Comune mette a disposizione diversi strumenti, tra cui la rateizzazione oppure l’intervento per la riduzione a seguito di relazione di servizi sociali e documentazione Isee.