Monza, 10 agosto 2024 – In dirittura d’arrivo la residenza per disabili dell’associazione Uroburo. Il progetto dedicato all’autonomia è stato ideato dall’associazione Uroburo insieme all’associazione QdV - Quelli del venerdì. "I lavori di ristrutturazione sono finiti – annuncia Giorgio Giani (nella foto), presidente di Uroburo –. Ora dobbiamo ordinare i mobili, abbiamo montato e collaudato l’ascensore. Presto avremo l’abitabilità dal Comune. Manca ancora da sostituire qualche finestra, ma per fine anno contiamo di attivare i progetti residenziali per disabili, ciascuno con i suoi tempi: chi si sente a casa già dal primo giorno e chi impiega qualche mese".
Un’ala dell’edificio è destinata a centro civico di quartiere e quindi luogo di iniziative sociali e culturali. La persona disabile adulta ha desiderio di autonomia dalla propria famiglia. L’abitare da soli diventa una tappa importante che non può essere pensata solo dopo che mancano i genitori, ma fa parte di un processo di crescita pensato e realizzato per tempo. Quindi l’associazione ha progettato una struttura per 8 persone con disabilità, due monolocali per studenti e un bilocale per una famiglia o persone in difficoltà.
Si sviluppa su due piani: al piano rialzato un bilocale e un appartamento per disabili; al primo piano un appartamento per 4 disabili e 2 monolocali.
Il Comune di Monza, attraverso un bando pubblico, ha concesso a Uroburo l’ex asilo di via Cederna in diritto di superficie per 30 anni, in cambio della sua ristrutturazione. L’immobile, abbandonato da circa 20 anni, si trova nel cuore di Cederna, un quartiere molto attivo, ben servito dai mezzi pubblici e sul quale stanno confluendo una serie di investimenti importanti per renderlo ancora più vivibile. Il progetto ha un valore di 955mila euro, di cui 240mila da Fondazione Cariplo e altri 715mila sono fondi del Pnrr tramite il comune. Per entrare gradualmente nel tessuto sociale del quartiere, senza arrivare da sconosciuti, Uroburo ha già avviato a fianco della chiesa parrocchiale l’iniziativa dell’orto di quartiere “Grani di Pepe“.
Il progetto
La parrocchia ha dato in concessione il terreno che, dopo anni di abbandono e un’impegnativa opera di pulizia, è ora curato e coltivato sia da volontari sia da disabili che sperimentano la fatica di seminare, coltivare, raccogliere i frutti della terra sviluppando al tempo stesso doti di autonomia. Sono stati organizzati anche laboratori con la Cooperativa Lambro, la scuola elementare e media ed è inoltre attiva una collaborazione con l’Istituto Borsa. “Grani di Pepe“, peraltro, è diventato un luogo di incontro per gli abitanti di Cederna, alcuni si fermano a dare una mano, colgono i prodotti dell’orto lasciando un contributo economico che permette di migliorare e diversificare la produzione.
Questo progetto ha consentito di avvicinare tante persone, sensibilizzare al tema della disabilità e stimolare intessere per la futura residenza, sia a livello di possibili volontari sia per creare legami di buon vicinato con abitanti ed esercizi commerciali della zona. Il progetto di Uroburo rientra fra le iniziative e progettazioni di TikiTaka, rete finanziata da Fondazione Cariplo che ha l’obiettivo di creare un tessuto sociale capace di rendere vivibile la città da parte delle persone speciali.