Frontalieri della Brianza, meno incertezze sull’inquadramento fiscale. Ministero e sindacati hanno raggiunto un accordo per fare chiarezza sull’applicazione delle nuove regole che riguardano i lavoratori italiani che quotidianamente attraversano il confine italo-svizzero per recarsi al lavoro e risiedono in un Comune che sta entro i 20 chilometri dalla linea di separazione tra Italia e Svizzera. Un tema salito alla ribalta esattamente un anno fa, con la denuncia avanzata da un lavoratore frontaliere di Misinto per vedersi riconosciuto il diritto all’applicazione del regime fiscale agevolato previsto dall’intesa esistente da oltre 50 anni tra Italia e Svizzera, rinnovata alla fine del 2023 con alcune modifiche che hanno però generato dubbi e incertezze. Della vicenda si è occupato anche il sindaco di Lazzate, Andrea Monti, che ha sollecitato chiarimenti sull’inquadramento di vecchi e nuovi frontalieri, tra i quali rientrano anche lavoratori residenti nella sua città, come negli altri 7 Comuni della provincia di Monza e Brianza che sono a meno di 20 chilometri dal primo confine Svizzero, ossia Misinto, Cogliate, Barlassina, Lentate sul Seveso, Meda, Briosco e Veduggio con Colzano. Nei giorni scorsi l’incontro chiarificatore al Mef, dove accanto al ministro Giancarlo Giorgetti e ai rappresentanti sindacali c’era l’assessore regionale lombardo agli enti locali e alla montagna Massimo Sertori.
L’accordo pone fine a una lunga discussione in materia e prevede, tra l’altro, per i cosiddetti vecchi frontalieri dei Comuni entro i 20 chilometri il mantenimento del carico fiscale precedentemente in vigore. "Sono soddisfatto dal risultato raggiunto, che certamente porta serenità ai lavoratori frontalieri, fino ad oggi sballottati tra interpretazioni spesso contradditorie che rischiavano di compromettere il corretto inquadramento sotto il profilo fiscale, con tutte le conseguenze del caso", commenta il sindaco Monti. "Voglio ringraziare il ministro Giorgetti, l’assessore Sertori e il senatore Massimiliano Romeo, con i quali ho avuto modo di relazionarmi negli ultimi mesi, per il contributo portato al raggiungimento del nuovo accordo e al chiarimento della vicenda, che garantisce un trattamento equo e il riconoscimento dei diritti previsti anche ai lavoratori frontalieri dei nostri Comuni".