
Il depuratore del futuro Alta formazione e tecnologia BrianzAcque si regala altri 20 anni di progetti
di Martino Agostoni
Un nuovo depuratore a Monza, il primo in Italia ad applicare le tecnologie più innovative sviluppate in Europa per trattare le acque reflue di mezza Brianza e restituirle al Lambro con un livello di qualità superiore alle più aggiornate norme ambientali. Un’opera da decine di milioni di euro in fase di progettazione che andrà a sostituire l’impianto di San Rocco realizzato nel 1966 e sarà a basso impatto, costruita sottoterra in un’area tra la via del Mulino di Occhiate e via Rosmini, di fronte all’attuale sede del depuratore monzese. Nei prossimi anni inoltre verrà istituita un’Academy della Brianza, un percorso formativo dedicato ai giovani neolaureati mirato a fornire le competenze e specializzazioni più richieste sul territorio ma spesso difficili da trovare per le aziende e le istituzioni pubbliche che assumono. Mentre in tutte le scuole superiori della provincia di Monza e Brianza verranno gradualmente installati erogatori di acqua e a tutti gli studenti saranno regalate delle borracce con l’obiettivo di eliminare i distributori di bottigliette di plastica. E quindi Brianzacque oltre a proseguire nella realizzazione dei progetti di rigenerazione urbana mirati alla mitigazione dei fenomeni estremi causati dal cambiamento climatico, come i parchi dell’acqua sul territorio o i sistemi di drenaggio urbano, si prenderà in carico la cura anche del cosiddetto "reticolo idrico minore", ovvero l’intero sistema di torrenti, rogge e fonti presenti sul territorio che non rientra nei tre fiumi principali: Seveso, Lambro e Adda.
Sono i principali obiettivi da realizzare nei prossimi 20 anni per Brianzacque srl, 5 macroprogetti per il territorio che sono stati annunciati ieri dal presidente Enrico Boerci in occasione del 20esimo anniversario della fondazione dell’azienda pubblica a cui è stata affidata la gestione dell’intero ciclo idrico integrato provinciale facendo confluire in un unico soggetto partecipato da tutti i 55 Comuni brianzoli le ex società e municipalizzate di acquedotto, fognature e depurazione.
Un modello di collaborazione territoriale che in 20 anni ha portato la Brianza ad avere un’impresa pubblica che non solo ha risolto i vecchi problemi della rete frammentata tra i vari municipi, ma che presenta bilanci in attivo, con un aumento graduale degli investimenti per manutenzione e sviluppo delle infrastrutture idriche, fino al record di 73,7 milioni di quest’anno, oltre a mantenere una tariffa nelle bollette dei brianzoli tra le più basse d’Italia, in media di 1,4 euro al metro cubo (la media nazionale è di 2,1 euro al metro cubo). Boerci ha presentato i risultati dei primi 20 anni assieme al presidente della Regione Attilio Fontana, al presidente della provincia Luca Santambrogio e al sindaco di Monza Paolo Pilotto, e "non siamo a un punto d’arrivo, ma di nuova accelerazione. Per questo abbiamo chiamato il nostro anniversario “20 anni di futuro“, perché fin dalla nascita della società il 12 giugno 2003, con una volontà precisa dei nostri Comuni soci, non ci siamo mai fermati all’idea di dare solo un servizio, ma sempre a pensare come renderlo più efficiente e soprattutto più capace di contribuire alla salute dei cittadini e a quella del territorio".
Brianzacque, dopo aver festeggiato lo scorso 12 giugno con i suoi oltre 300 dipendenti il ventesimo anniversario, ha annunciato che sarà organizzata una grande festa di compleanno il prossimo 15 dicembre con un evento pubblico dal titolo “La sensibile magia dell’acqua“.