PAOLO GALLIANI
Cronaca

Il dessert dell’estate. Stravaganti e sostenibili. Il Gambero Rosso premia i gusti made in Brianza

L’ultima edizione della celebre guida del food celebra il talento degli artigiani. Da Seregno a Monza: imprese di famiglia e amicizia fra tradizione e innovazione.

L’ultima edizione della celebre guida del food celebra il talento degli artigiani. Da Seregno a Monza: imprese di famiglia e amicizia fra tradizione e innovazione.

L’ultima edizione della celebre guida del food celebra il talento degli artigiani. Da Seregno a Monza: imprese di famiglia e amicizia fra tradizione e innovazione.

Correnti di pensiero. Chi lo preferisce alla frutta. Chi opta per quello alle creme. E chi lo adora nelle varianti stravaganti se non addirittura improbabili. Su una cosa c’è comunque l‘unanimità: poche cose nella vita hanno il potere di stimolare il buonumore e di attraversare le generazioni come il gelato. Ovviamente artigianale, preparato e lavorato senza utilizzare latte in polvere, additivi chimici e aromi di sintesi. Come quello celebrato dai “maestri del freddo” che nella Brianza monzese abbondano più di quanto avvenga in altre zone della Lombardia. Pura evidenza. Peraltro confermata dagli ispettori che hanno stilato l’ultima Guida del Gambero Rosso dedicata al comfort food dell’estate. Con una serie di saporite curiosità. Intanto un dato incontrovertibile: se Seregno è da tempo considerata la vera “food city” a nord di Milano, lo è anche per la concentrazione di gelaterie da podio.

Lo prova l’attività dei fratelli Alberto ed Alessandro Pallini (3 Coni del Gambero Rosso) che nella centralissima via Garibaldi da decine d’anni si prendono la scena grazie al laboratorio a vista dove abbonda la frutta fresca, al culto quasi ossessivo per la sostenibilità (niente semilavorati e coloranti) e a una gamma di gusti di prim’ordine dove spiccano i gelati ai mirtilli dell’Abetone, ai fichi di Montevecchia, al “panettone di Ferragosto” (esclusivamente prodotto per il 15 agosto) e alla “torta paesana” che è un po’ il cavallo di battaglia della casa. Delizia evocativa e quasi identitaria che per la verità è rintracciabile anche all’Albero dei gelati, altro indirizzo-must sempre di Seregno (3 Coni del Gambero), esattamente in via Santa Valera, presidio di bontà e autentico “progetto di vita” del trio formato dai fratelli Monia e Fabio Solighetto e da Alessandro, marito di Monia, squadra più che virtuosa che lo stesso Gambero Rosso saluta come “riferimento per chi cerca coerenza tra ideali di vita sana e sostenibilità autentica”. Va da sé che la loro gelateria (con sedi anche a Monza e Cogliate) sia diventata meta di un autentico pellegrinaggio per assaggiare creme dalla consistenza impeccabile e specialità a base di frutta solo italiana. Con la curiosità aggiuntiva di insoliti abbinamenti dei gelati a infusi floreali. E giusto per non farsi mancare nulla, è l’intera Brianza ad allinearsi all’esemplare Seregno. Lo conferma l’eccellente livello raggiunto dalla “Leoni” di Monza (via Vittorio Emanuele II) grazie alla passione di Tiziana Barazzetta e delle figlie Elisabetta e Marta, ritrovo rassicurante per chi ama i gusti del passato un po’ scomparsi (zuppa inglese, malaga, spagnola), ma anche alcune rivisitazioni come il Tiramisù e l’inossidabile Torta paesana e le varianti innovative d’ispirazione gastronomica come il “Basilico con chinotto di Savona” (presidio Slow Food), la “Mozzarella di bufala campana con pistacchi in olio, sale e pepe di Voatspifery” e la “Ricotta di pecora al pistacchio con tarallo pugliese”.

Si segnala per qualità anche la “Gelateria Pistacchiodo” di Vimercate (anche a Bellusco e Casatenovo) aperta nel 1996 dall’allora ventenne Alessio Romagnoni, con una infilata di gusti (36) dove spiccano quelli a base di frutta fresca, il pistacchio nelle diverse tostature e la liquirizia Amarelli. Infine, esemplare “Il Mondo di Mezzo” di Usmate Velate, metaforica storia imprenditoriale di Giovanni Samuelli e Simona Sarati, due ricercatori farmaceutici che dopo avere lavorato per anni all’Istituto “Negri” del professor Mario Garattini hanno deciso di dedicarsi alla produzione di gelati davvero artigianali, originali e fortemente etici, proponendo gusti di grande appeal come quelli al caffè leccese, alla ricotta e basilico o alla frutta fresca di stagione. A un prezzo (21 euro al chilo) decisamente democratico.