
La parabola in ascesa dell’Autodromo e il successo del Villa Reale Tennis Club agli Atp Challenger accendono curiosità e interrogativi...
La parabola in ascesa dell’Autodromo e il successo del Villa Reale Tennis Club agli Atp Challenger accendono curiosità e interrogativi su un’altra struttura sportiva di eccellenza legata alla storia del Parco: la pista di hockey e pattinaggio nei Giardini Reali. Il futuro in questo caso non sarà di rinascita. "Si prendono delle scelte e si portano a termine – afferma il sindaco Paolo Pilotto –. Nel Masterplan, concordato tra i 7 soci che fanno parte del Consorzio Parco e Villa Reale e la Soprintendenza, si è stabilito di smantellare la pista per ridare quell’area ai Giardini Reali. Questa linea sarà tenuta. È un intervento in programma, per cui stiamo valutando i costi, che verrà messo in atto nel momento in cui intercetteremo gli adeguati finanziamenti". Il sindaco, che è anche presidente del Consorzio, ci tiene a precisare che ci sono delle ragioni per cui si è deciso di intraprendere questa strada. "Le condizioni richieste oggi dalle normative per un impianto sportivo e per la sicurezza renderebbero in ogni caso la pista impraticabile – chiarisce –. Il suo smantellamento non sarà in nome del niente, ma di uno sviluppo ambientale funzionale alla vita dei Giardini. In ogni caso lavoriamo perché la rotellistica abbia un luogo, consapevoli della sua importanza per Monza". Recentemente, è stato il consigliere di Forza Italia Massimiliano Longo, rivolgendosi ai vertici del Consorzio, a chiedere in Consiglio comunale di rivalorizzare la pista anziché smantellarla, riconsegnandola alle blasonate società di pattinaggio e hockey monzese, che hanno grande bisogno di spazi. Dati i chiarimenti del sindaco, pare però che destino diverso non possa esserci. E allora non potrà che essere la nostalgia ad accompagnare gli ultimi momenti di un impianto che è stato addirittura il più vincente della storia cittadina.
La pista del Parco ha visto l’Hockey Monza conquistare 7 scudetti dal 1951 al 1968 e lo Skating Club Monza sei volte campione d’Italia di pattinaggio artistico. Ottocento metri quadrati che fino agli anni Settanta erano frequentati da una delle squadre di hockey più forti al mondo, la cui parabola iniziò a discendere quando la Federazione cambiò le regole e decise che il campionato si dovesse giocare in inverno, al coperto. I monzesi l’hanno tenuta attiva fino alla fine degli anni Ottanta con tornei estivi di hockey. Poi l’abbandono. Agli inizi del Duemila divenne locale notturno e poi ristorante. Nel 2006 la scelta della giunta Faglia di abbattere la vecchia tribuna e da lì la dismissione.
A.S.