
Il centrodestra fa quadrato, il centrosinistra si allarga
Fare un pronostico sul risultato elettorale è davvero difficile, ma una certezza c’è già fin d’ora: i due big in campo Andrea Villa e Carlo Moscatelli. La sfida dei grandi numeri si concentrerà sul primo, espressione del centrodestra, e il secondo, frutto della volontà di un centrosinistra molto allargato.
Andrea Villa, vicesindaco uscente e uomo della Lega, prodotto del volere dei partiti, Carlo Moscatelli espressione anche di realtà civiche che si sono ritagliate uno spazio importante. Tra loro due, a parte il carattere conciliante, niente di più diverso dal punto di vista politico amministrativo. Villa è stato il vicesindaco dell’amministrazione comunale uscente guidata da Simone Gargiulo, quella che ha concluso la sua avventura nel mese di gennaio, quando sedici consiglieri hanno rassegnato le dimissioni in massa. In Brianza lo conoscono tutti: già commissario provinciale della Lega, è un fedelissimo di Matteo Salvini e della linea tracciata dal partito. Proprio la Lega, all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale, aveva dettato la linea: il potere torni nelle mani dei partiti.
Così aveva chiesto pubblicamente il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato e responsabile regionale. La volontà è stata tradotta nero su bianco. Villa ora è sostenuto oltre che dalla Lega, anche da Fratelli d’Italia e da Forza Italia. Con loro si presenteranno agli elettori anche Lombardia Ideale e Indipendenza. Non aveva in programma di candidarsi come futuro sindaco della città, ma di fronte all’insistenza dei tre partiti non è stato capace di tirarsi indietro.
"In precedenza non avevo mai maturato una esperienza significativa – ci ha dichiarato – ma ora mi sento pronto per amministrare la città".
A suo favore un centrodestra di nuovo compatto. A suo sfavore l’incognita: resta da capire quanto peserà nel giudizio degli elettori la fine anticipata del mandato precedente. Bisogna inoltre capire quale potrà essere il peso di Fratelli d’Italia dopo la fuoriuscita dei quattro dimissionari.
Carlo Moscatelli, come Villa, non è stato capace di dire no. Non si è proposto lui, che probabilmente stava benissimo fuori dalla politica attiva, ma è stato cercato per dare concretezza al nuovo progetto politico. Pensionato, già candidato sindaco nel 2005, è il nome su cui punta una coalizione che, dal punto di vista della geografia politica, ha confini molto estesi. Il bacino del Partito Democratico è noto a tutti. Un po’ più da scoprire quello del Polo Civico, che ha riunito Desio Viva, Desio Libera e Insieme per Desio. Forze civiche che si rivolgono al mondo della sinistra e che, allo stesso tempo, possono contare sui fuoriusciti di Fratelli d’Italia.
Moscatelli, già candidato sindaco del centrosinistra in passato, ha già avuto esperienze nel Partito Democratico. Ha 65 anni, di cui 40 passati all’Eni, ultima esperienza nella direzione di progetti di sostenibili. È considerato un moderato e il suo ruolo di guida della cooperativa Pro Desio e la sua vicinanza alle Acli lo rendono di fatto definibile come espressione della società civile. A suo favore un’ampia coalizione che non è confinabile alla sola sinistra. Quella che è la sua forza, potrebbe però essere anche la sua debolezza: troppe diversità tra i candidati che lo sostengono.
G.G.