STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il Far West in mezzo alle case. Nei guai il regista della fuga

Imputato di favoreggiamento un parente dei due fratelli che spararono a un venditore di auto e ai suoi figli. Procurò un mezzo “pulito“, già con il pieno di carburante, per aiutarli a scappare dopo il raid.

Il Far West in mezzo alle case. Nei guai il regista della fuga

Il Far West in mezzo alle case. Nei guai il regista della fuga

C’è anche un sesto imputato di favoreggiamento nel giudizio immediato per il conflitto a fuoco tra due gruppi di calabresi pronti a uccidere, che non hanno esitato a sparare almeno 14 colpi ad altezza uomo. In pieno giorno. Da veicoli in corsa, in mezzo al traffico. Vicino a case, negozi e un oratorio pieno di bambini. E per i cinque accusati di concorso in tentato omicidio si apre la strada del processo abbreviato che offre uno sconto sulla pena in caso di condanna. Al Tribunale di Monza dovranno venire accompagnati dal carcere dove sono detenuti i due fratelli di 28 e 48 anni, Cosimo e Giovanni Amato, residenti in Brianza, entrambi commercianti di materiali ferrosi, ma anche l’unico ferito nella sparatoria, il 56enne Mario Romeo e i due figli di 32 e 29 anni, venditori di auto usate. L’inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla pm monzese Sara Mantovani, è stata chiamata “Far West“ proprio per la modalità violenta del fatto accaduto l’11 luglio scorso quando, alle 11.15, lungo via Wagner a Seregno, due gruppi armati a bordo di un furgone Iveco Daily 35 (nella foto) e una Fiat Punto si sono fronteggiati in un cruento scontro a fuoco che ha interessato 400 metri di strada urbana intensamente trafficata. Al termine dell’inseguimento il furgone Iveco Daily 35 era riuscito a dileguarsi mentre la Fiat Punto con padre e due figli a bordo, dopo essere stata colpita da vari proiettili e speronata, si era fermata sul marciapiede. I militari della Compagnia di Seregno e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza hanno subito identificato i due fratelli a bordo del furgone Iveco Daily 35 (di cui uno con precedenti per reati contro il patrimonio e porto abusivo di armi).

I due, nel pomeriggio del 13 luglio, sono stati arrestati in un’abitazione di Cesano Maderno con un fermo di polizia giudiziaria eseguito pochi attimi prima che potessero fuggire con una Mini ‘’pulita’’ che era stata portata loro da un parente già con il pieno di carburante. Proprio quest’ultimo, calabrese residente in Brianza, è il sesto imputato e accusato di favoreggiamento personale nei confronti dei fratelli Amato.