STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il flop del processo penale telematico. Atti cartacei, c’è l’ok fino a settembre

La nuova proroga della presidente del Tribunale di Monza: l’App non funziona

Maria Gabriella Mariconda, presidente del Tribunale di Monza, ha prorogato il “doppio binario” fino al termine di settembre

Maria Gabriella Mariconda, presidente del Tribunale di Monza, ha prorogato il “doppio binario” fino al termine di settembre

Prorogato fino alla fine di settembre il doppio binario aperto anche ai vecchi documenti di carta in Procura e Tribunale. La giustizia monzese si arrende al flop della piattaforma App sul processo penale telematico, che dall’inizio dell’anno aveva mandato in tilt il sistema di deposito solo online degli atti di indagini e udienze. Con l’emergenza Covid e l’impossibilità di celebrare udienze in presenza si era reso inevitabile inventarsi una digitalizzazione della giustizia. Poi la riforma Cartabia ha previsto il processo civile telematico e sono iniziate le procedure totalmente digitalizzate. Ma l’app del Ministero che configura una piattaforma online dove procedere ai depositi degli atti penali, di cui anche i magistrati dovevano obbligatoriamente servirsi a partire dal 2025, si è dimostrata un buco nell’acqua: sistema in tilt, notifiche di errore, lunghissime attese. "Sono emerse difficoltà di avvalersi dell’applicativo App, soprattutto per la fase dell’udienza preliminare, con aggravi non solo per i colleghi e il personale amministrativo, ma soprattutto per i tempi di svolgimento - ha spiegato la presidente del Tribunale di Monza, Maria Gabriella Mariconda -. Le criticità rappresentate dai gip e il provvedimento con cui il procuratore della Repubblica ha autorizzato i pm al deposito in udienza di documenti cartacei hanno determinato un aggravio ulteriore rispetto al già pesante utilizzo di App, in quanto finisce per onerare il personale di cancelleria delle sezioni penali del successivo caricamento, previa scansione, degli atti".

Secondo la presidente del Tribunale monzese il vero ostacolo della piattaforma online è per i difensori di indagati e imputati che, "pur depositando sul portale memorie e documenti prima dell’udienza, oppure dopo l’udienza di ammissione del documento cartaceo, con l’impegno di depositare al più presto la copia informatica, non possono allo stato accedere al fascicolo telematico, con grave lesione del diritto della difesa, che non solo non può verificare le produzioni delle altre parti, ma non può consultare l’intero fascicolo per preparare la discussione al termine dell’istruttoria del processo". Così la presidente, "pur invitando a perseverare nel lodevole tentativo di utilizzare l’applicativo", ha aperto al doppio binario prima da gennaio a marzo e ora fino alla fine di settembre.

S.T.