GABRIELE BASSANI
Cronaca

Il Frecciarancio resta in corsa La garanzia scritta del ministero "I fondi per il tram arriveranno"

Roma conferma l’impegno "per reperire le risorse necessarie a un’opera significativa e particolarmente utile". La linea Limbiate-Milano è chiusa da ottobre, per ammodernarla servono 179 milioni: ne mancano ancora 26.

Il Frecciarancio resta in corsa La garanzia scritta del ministero "I fondi per il tram arriveranno"

di Gabriele Bassani

Frecciarancio, i fondi ci sono. Anzi, ci saranno. Lo promette nero su bianco il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Confermando le ultime rassicurazioni del ministro Matteo Salvini. Gli uffici del Mit sono "al lavoro per reperire le risorse necessarie" per la realizzazione di "alcune opere significative e particolarmente utili per gli enti locali, come ad esempio la metrotranvia Milano-Limbiate", è scritto in una nota in cui viene indicato che "la scadenza dello scorso 30 giugno relativa alla quota di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) atte a finanziare l’opera, non significa che l’opera sia stata abbandonata". "Semplicemente - spiegano dal ministero - sono necessari alcuni approfondimenti tecnici per individuare la copertura finanziaria più coerente con l’intervento da realizzare".

"L’attenzione del vicepremier e ministro Matteo Salvini - conclude il Mit - è massima, anche alla luce della sua particolare sensibilità nei confronti degli amministratori locali". Amministratori che più volte, insieme ai comitati dei pendolari, avevano scritto e sollecitato l’intervento del Governo per riuscire a trovare i 26 milioni di extracosti emersi con il progetto definitivo approvato dal Comune di Limbiate a dicembre. Ventisei milioni in più rispetto ai 153 milioni di euro coperti da Stato, Regione, Province e Comuni. Anche se il timore è che, col passare dei mesi, il nuovo listino prezzi possa essere ulteriormente cresciuto. Preoccupazioni sul destino del progetto di sistemazione e riattivazione della linea del tram che hanno anche radici profonde. Qualcosa di molto simile era già accaduto nel 2012, quando il finanziamento statale per la riqualificazione della linea Limbiate-Milano fu dirottato su Expo 2015, lasciando con un pugno di mosche i sostenitori del tram della Comasina, costretti a subire nei 10 anni successivi ben due sospensioni temporanee del servizio (5 mesi nel 2012, 3 mesi nel 2017) fino alla soppressione definitiva del 30 settembre 2022, sempre per lo stesso motivo, ovvero per la mancanza

dei requisiti di sicurezza imposti dal trasporto pubblico su rotaia.

E pensare che "con treni nuovi questa linea avrebbe certamente le potenzialità per raddoppiare la portata, togliendo migliaia di auto da questa zona e da Milano", ribadiscono i comitati della linea Limbiate-M3 Comasina. I binari hanno una lunghezza complessiva di poco meno di 12 chilometri e corrono paralleli alla ex SS.35 Nazionale dei Giovi (o Comasina), così che quando si era fermi in coda sulle auto negli orari di punta, si poteva osservare il Frecciarancio avanzare indomito alla sua velocità di crociera che ai tempi d’oro poteva arrivare anche a 30 kmh, che certe mattine qui c’è gente che firmerebbe per riuscirci. Fino all’anno scorso, il tram veniva utilizzato da 6mila persone al giorno, ma in passato ha raggiunto le 8mila.