MARCO GALVANI
Cronaca

Il futuro è ancora in riserva. Lavori e trattativa per la F1: i soldi non bastano: "Il governo ci dia di più"

Il presidente di Aci Italia Angelo Sticchi Damiani chiede fondi nelle prossime tre Finanziarie "Quasi la metà dei 77 milioni già stanziati vanno a coprire soprattutto il rincaro delle materie prime".

Il futuro è ancora in riserva. Lavori e trattativa per la F1: i soldi non bastano: "Il governo ci dia di più"

Il futuro è ancora in riserva. Lavori e trattativa per la F1: i soldi non bastano: "Il governo ci dia di più"

I lavori in pista, i soldi che "non basteranno per portare nel futuro tutto l’autodromo" e la trattativa per il rinnovo del contratto con la Formula 1 che toglie il sonno. A Monza il meno è fatto. Ormai il faraonico cantiere per riasfaltare completamente il nastro d’asfalto, costruire un nuovo sottopasso all’ingresso di Vedano e allargare gli altri già esistenti, si dà per scontato. Le imprese pronte a inviare i loro progetti sono 14 e "contiamo di appaltare i lavori per la fine di novembre", la prospettiva di Angelo Sticchi Damiani (nella foto), presidente di Aci Italia. Una volta archiviata la finale del campionato italiano di rally, in calendario a Monza nel primo fine settimana di dicembre, "subito dopo consegneremo il cantiere all’impresa a cui saranno aggiudicati i lavori". La tabella di marcia prevede 5 mesi di ruspe e operai in pista, per arrivare al traguardo il 4 aprile, al massimo il 4 maggio, "giusto per avere un mese di margine". Poi l’autodromo potrà tornare a ospitare le gare in attesa dell’ispezione della Federazione in vista del Gran premio di Formula 1 che, nel 2024, sarà il 1° settembre.

Ma in sospeso c’è anche la sostituzione delle vecchie tribune in tubi Innocenti: "Stiamo aspettando il via libera dalla Soprintendenza, ma anche per quell’intervento le risorse ci sono", assicura Sticchi Damiani. La sua preoccupazione è per tutto il resto, dalla sistemazione della Tribuna d’onore alla pista dell’Alta Velocità alla copertura della palazzina dei box tanto “sponsorizzata“ dalla Formula 1. "Abbiamo richiesto risorse aggiuntive – conferma il presidente Aci –. I 77 milioni che ci sono stati assegnati sono un’ottima base di partenza, ma erano calcolati in un periodo pre-crisi, quando ancora non c’erano tutti i rincari delle materie prime, a cominciare dall’acciaio. Di quei soldi, quasi la metà va a coprire la revisione al rialzo dei costi. Per questo confidiamo che nelle prossime tre Finanziarie, a cominciare dalla prossima, il governo preveda ulteriori risorse". Altrimenti "sarà un’altra complicazione nella già difficile trattativa per il rinnovo" del contratto con Formula One Group che scade nel 2025. "La scorsa settimana ho incontrato il presidente Stefano Domenicali e lui spinge per chiudere il contratto – fa il punto Sticchi Damiani –. Ma ci sono diversi incastri che non sono affatto semplici". Intanto i proprietari americani della F1 si aspettano un autodromo moderno, poi c’è il tema del costo: "Oggi paghiamo 20 milioni di dollari all’anno, ma al rinnovo il prezzo aumenterà. E non di poco. Noi come Aci ci siamo assunti l’impegno di mantenere il Gran premio d’Italia, fino ad ora abbiamo investito, solo per il Gp, 46 milioni. Di più non possiamo fare. Anche perché la legge che ci dà la possibilità di utilizzare le risorse del bilancio Aci per la F1, dice anche chiaramente che possiamo farlo nei limiti di sostenibilità dell’ente".

Sticchi Damiani non nasconde di essere "molto preoccupato" per il rinnovo e dal territorio "non mi aspetto riconoscenza, ma almeno il riconoscimento di quanto fatto. Adesso ognuno deve assumersi la sua fetta di responsabilità". Sul tavolo c’è anche la questione dei rapporti con il Consorzio Parco e Villa Reale, con cui l’autodromo ha sottoscritto l’accordo per la gestione del circuito. Ma il Consorzio è un “esperimento gestionale“ che scade nel 2028: "Io ho bisogno di avere la certezza della gestione dell’autodromo ben oltre quella data – chiarisce il presidente –. La soluzione per accelerare i tempi è di andare a sottoscrivere singoli accordi con ognuno degli enti proprietari, ovvero Comuni di Monza e Milano, Regione Lombardia e Soprintendenza. Solo così avrò potere contrattuale per la trattativa con la Formula 1. Se non ci saranno gli accordi, io non posso fare miracoli".