Un po’ libro-game, un po’ caccia al tesoro, un po’ guida turistica tra le meraviglie della Brianza. Una serie di percorsi-gioco che si sviluppano sul territorio, tra indizi, enigmi e misteri da risolvere camminando per il Parco di Monza e per il centro storico della città, dentro il Parco del Curone e lungo il lago di Pusiano, stuzzicati anche dalle curiosità raccontate sui luoghi.
È l’originale proposta creata da due autori brianzoli, Laura Cozzi e GianVincenzo Gatti, che hanno appena realizzato il libro “Avventure in Brianza: 5 percorsi gioco con mappe ed enigmi - I Misteri del Diario Ritrovato“. Il volume uscirà nelle librerie martedì 15 e vuol essere un nuovo modo per conoscere il territorio brianzolo, camminando e sfruttando le potenzialità del gioco.
Nel libro tutto parte da un vecchio diario ritrovato, pieno di strane indicazioni, appunti misteriosi e mappe. Da lì si dipanano 5 diversi percorsi che si possono intraprendere, per cercare di capire da dove arrivi il diario e chi lo abbia scritto. Ci sono enigmi da risolvere, segreti da svelare e ogni passo diventa un tassello di un’avventura nella Brianza meno conosciuta. Funziona come un libro-game, da giocare però non stando seduti in poltrona, ma muovendosi per i luoghi diventando così un po’ anche guida turistica, grazie alle informazioni pratiche per organizzare l’esplorazione e alle curiosità sui posti attraversati.
L’iniziativa è nata dalla voglia di unire gioco e scoperta del territorio. "Io faccio parte di Demoela, una cooperativa nata da un gruppo di amici con la passione per i giochi, oggi casa editrice con 70 titoli in catalogo – racconta Laura Cozzi, che nella vita di tutti i giorni progetta apparecchiature per il controllo del traffico –. Ci occupiamo di progettare e pubblicare giochi in scatola, non di semplice divertimento, ma che hanno anche obiettivi più grandi: attraverso il gioco si possono educare le persone e stimolare comportamenti virtuosi. Così siamo partiti dai giochi territoriali, per incuriosire e far scoprire alle persone il territorio in cui vivono. In Brianza siamo partiti nel 2019 con un gioco semplice, di contrattazione, in cui si deve andare in giro cercando di fare soldi. Poi abbiamo creato un gioco di carte sulle ricette tipiche e due anni fa un quiz tipo Trivial dove ci sono anche domande su un’app, cosa che ci ha permesso di inserire audio in dialetto e fotografie dei luoghi". Con “Avventure in Brianza“ si è fatto un passo in più.
"L’idea è nata dall’incontro con l’altro autore, GianVincenzo Gatti, che già aveva sperimentato questa modalità di percorsi con caccia al tesoro, ma sul digitale – spiega Cozzi –. Lo scopo è far uscire le persone di casa (nella foto uno dei primi gruppi di esploratori), far conoscere la Brianza, dove ci sono angoli stupendi che spesso nemmeno i brianzoli frequentano. Ma per far questo ci serviva un pretesto: da qui l’idea di usare il gioco. C’è una storia misteriosa di fondo che accompagna il giocatore".
Le proposte si sviluppano tra la Brianza monzese, quella lecchese e quella comasca, toccando il centro e il Parco di Monza, il Parco di Montevecchia e del Curone, Inverigo-Pomelasca e Pusiano. "I giocatori hanno una mappa con il percorso e lungo l’itinerario ci sono enigmi da sciogliere, che utilizzano quello che già c’è nel paesaggio – sottolinea l’autrice –. Risolvendo gli enigmi si collezionano risposte, che messe assieme permettono di arrivare a una cassaforte sul web con sorprese all’interno". "In questo modo – continua – riusciamo a far uscire le persone di casa, le facciamo giocare, facciamo fare loro attività fisica e promuoviamo anche il turismo. Per ogni itinerario ci sono istruzioni pratiche, tipo indicazioni per i punti pic-nic, per la stazione più vicina, per i punti di ristoro, così da potersi organizzare, soprattutto per le famiglie. Poi abbiamo inserito curiosità e leggende legate ai posti, per stimolare l’interesse".