DARIO CRIPPA
Cronaca

Scazzottate e frequentazioni equivoche: chiuso il bar delle risse

Il locale in zona stazione dovrà restare chiuso per venti giorni, era frequentato da troppi pregiudicati. Quest’anno è stato oggetto di dieci “visite” delle forze dell’ordine

La polizia chiude un locale (Archivio)

La polizia chiude un locale (Archivio)

Monza, 7 settembre 2024 – Dovrà stare chiuso per venti giorni. Sospensione decisa dal Questore di Monza Salvatore Barilaro per il locale, nei pressi della stazione ferroviaria, in corso Milano, che era stato scenario di scazzottate da Far-West lo scorso agosto. Spicca il caso di una donna, insegnante di sostegno, incensurata. Ubriaca.

Che prima aveva aggredito due agenti della polizia locale intervenuti per sedare una lite che stava degenerando in rissa e poi si era scagliata contro due Volanti della Questura intervenute a dare manforte ai colleghi. Ventisette anni, fisico scultoreo, la donna aveva preso a calci una Volante sfondando portiere e finestrino e stava facendo lo stesso con una seconda auto della polizia, prima di venire ridotta a più miti consigli con lo spray al peperoncino.

Tutto era cominciato poco prima nel bar, dove la tensione aveva cominciato ad alzarsi fra alcuni avventori. Sul posto era dovuta intervenire una pattuglia della polizia locale, ma era stato a questo punto che la giovane si era scagliata contro di loro. A dare assistenza ai vigili, ci aveva pensato la polizia di Stato, con due pattuglie.

La giovane era stata bloccata e portata su una Volante, ma aveva reagito scalciando e danneggiando la vettura, e una volta fuori aveva fatto la stesso anche con la seconda auto della polizia. A quel punto lo spray urticante era stata l’unica soluzione. La giovane era stata arrestata per resistenza e danneggiamenti. Ora le indagini avviate dalla polizia sono giunte a delineare meglio i fatti. 

A farne le spese per venti giorni anche il locale dove era avvenuto tutto, il “Bar da Matteo”. Qui è emerso che il 18, 19 e 23 agosto il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura era dovuto intervenire per una serie di liti tra avventori, tutti in stato di ebbrezza. In due delle tre circostanze, gli avventori erano stati denunciati per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, mentre nella circostanza del 19 agosto, appunto, era stata arrestata l’insegnante per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali.

Il bar è risultato inoltre essere stato teatro di gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, come testimoniato dai ben 10 controlli effettuati nel corso dell’anno dalla polizia. Che al suo interno avevano identificato numerosi avventori gravati da precedenti di polizia: furto, rissa, rapina, lesioni personali, minaccia, falsità ideologica, rifiuto delle indicazioni sulla propria identità, ubriachezza molesta, oltraggio a pubblico ufficiale, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, percosse, evasione, ricettazione, truffa, guida in stato di ebbrezza, diffamazione.