
La prima volta in tribuna a soli 4 anni. Ora prepara i meccanici del futuro
Pilota, meccanico, preparatore, collaudatore, costruttore. Giampiero “Peo” Consonni l’Autodromo di Monza l’ha vissuto in lungo e in largo, da monzese doc e da uomo che dei motori ha fatto la sua vita. "Sono passati 66 anni dalla prima volta in cui sono andato in Autodromo, con mio padre – rivela con una punta di emozione –, avevo 4 anni e mi portava ad assistere alla seconda Gara dei due Mondi del ’58. Da allora è stata la mia vita".
Formatosi da giovanissimo come meccanico all’officina dei grandi piloti monzesi Tino e Vittorio Brambilla, quasi figure paterne per lui, nel 1973 Consonni iniziò a gareggiare anche lui con le auto da corsa, prima nella Formula Monza poi dal 1977 nella Formula 3. Il suo più grande successo è stata la vittoria del campionato italiano di Formula 2000 nel 1981, ma diverse altre sono state le soddisfazioni. "Ricordo le gare al Mugello del 1988 per cui fui chiamato dal costruttore per sviluppare un prototipo – rivela –, un secondo e terzo posto che valsero molto per me. Sempre al Mugello ho fatto la mia più grande performance, partendo ottavo e arrivando primo. Anche la mia ultima corsa, nel ’95, è un bel ricordo: terzo posto in un campionato europeo Turismo, ottenuto con Angelo Roberto Chiapparini". Tanti traguardi che non gli hanno però mai fatto perdere la concretezza, da vero brianzolo.
Dal 1977 è titolare di un’officina che si occupa, tra le altre cose, di elaborazione di auto da corsa – la Consonnituning di via Verdi a Muggiò – e segue come docente la formazione di tanti aspiranti meccanici. Ha contribuito a fondare la Motorsport Technical School che ha sede in Autodromo, dove è stato anche premiato con una targa che porta la scritta “Docente a vita”. Alcuni suoi alunni sono arrivati in Formula 1. Ma lui di arie non se ne dà. "Mi piace essere dentro a quello che faccio, senza ostentazioni – dichiara lanciando un messaggio ai giovani –, oggi anche nel mondo delle corse c’è tanto esibizionismo. Ma quello che conta, e davvero può fare la differenza, sono la passione e il lavoro, rimanendo sempre disposti a imparare da chi ne sa più di noi, con umiltà".
I suoi maestri, Tino e Vittorio Brambilla – piloti anche di Formula 1 e in scuderie come Ferrari, March e Alfa Romeo – saranno tra gli altri protagonisti del docufilm sull’Autodromo. Nel girato realizzato da La Meridiana, ci sarà spazio anche per la leggenda della Superbike Fabrizio Pirovano e per il pilota di Formula 1 e Formula 3 Fabrizio Barbazza.
A.S.